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Pandoro o Panettone? La storia di una rivalità natalizia

di Angelo Di Sebastiano

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Ogni anno, quando iniziano a spuntare le decorazioni natalizie, spunta una rivalità che in Italia è fin troppo accesa: meglio il pandoro o il panettone? Scopriamo in questo articolo la loro storia per capire chi potrebbe spuntarla…

Le origini del panettone

Il panettone, tradizione della pasticceria milanese, non ha origini certe, ma possiamo individuare due leggende sulla sua mitica origine:

  • La prima ha come protagonista Ulivo degli Atellani, un falconiere, che era perdutamente innamorato di Algisa, figlia del fornaio della zona, e per potersi avvicinare alla fanciulla, si fece assumere nel forno del padre. Qui, per incrementare le vendite e fare bella figura con il datore di lavoro, e sulla fanciulla, improvvisò un dolce con gli ingredienti preferiti dell’amata: con la farina del mulino impastò uova, burro, miele e uvetta, e mise il tutto in forno. Il dolce fu un successo, il forno incrementò le vendite e i due si sposarono.
  • Al pranzo di Natale di Ludovico Sforza tutti i nobili del circondario partecipavano molto volentieri, visto che era tradizione della corte quella di preparare dei pranzi sontuosi e ricchi di prelibatezze. Tuttavia, il cuoco si dimenticò il dolce nel forno e Toni, un inserviente, gli venne in soccorso con un dolce preparato con gli avanzi della dispensa (farina, burro, uova, scorza di cedro e uvetta). Il dolce fu, anche in questo caso, un successo, tant’è che quando Ludovico si complimentò con il cuoco, egli rispose: “l’è ‘l pan dal Togn“. Da allora a corte fu chiamato “pane di Togn“, ovvero “panettone“.

 

Panettone (@Shutterstock)

Le origini del pandoro

Il pandoro ha invece una storia più nota; infatti, il dolce veronese viene menzionato sin dal periodo dei romani. Plinio il Vecchio cita un cuoco, tale Vergilius Stephanus Senex, che fu autore di un “panis“, fatto di fiori di farina, burro e olio. Un’altra traccia si ha nel XIII secolo nella Repubblica Veneziana, dove era tradizione il “pan de oro“, un dolce riservato alla nobiltà. Ma la ricetta moderna, come la intendiamo noi, viene da Domenico Melegatti, un pasticciere che nel 1894, rielaborando un dolce sempre veronese (il nadalin), depositò il brevetto per un dolce a forma di stella a otto punte, di cui diventerà il maggior produttore ed esportatore.

 

Pandoro (@Shutterstock)

 

Insomma, in entrambi i casi ci troviamo in presenza di dolci che portano con sé storia, tradizioni e tanto lavoro di pasticceria. Nonostante questa faida rimarrà sempre accesa, in quanto è semplicemente una questione di gusto, ognuno di noi continuerà a difendere il dolce di cui è ghiotto, perché ormai questa rivalità stessa è diventata tradizione.

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