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Nuovo bonus per le famiglie: ecco cosa è il “Reddito alimentare”

di Sergio Fanelli

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Nella Legge di Bilancio è presente un emendamento proposto dal democratico Furfaro, che nel caso in cui dovesse essere approvato, darebbe vita a un importante sostegno economico per le persone che versano in condizioni di povertà assoluta. Si chiama Reddito alimentare, e consisterebbe nel distribuire pacchi di cibo alle persone più bisognose…

Chi ha lanciato l’emendamento?

Stando a quanto riportato da Sky TG24, a firmare la manovra del PD è il democratico Marco Furfaro, che esordisce dicendo:

“Bisogna combattere la povertà alimentare e riuscire ad evitare di buttare 230mila tonnellate di cibo invenduto”.

Come detto, l’emendamento denominato Reddito alimentare, fornisce linee guida su funzionamento e città interessate, ma sapremo chi potrà fruirne soltanto entro i prossimi 60 giorni, tramite un decreto del Ministero del Lavoro.

Come funziona il Reddito alimentare?

Cibo gratuito per le persone meno abbienti: sembra quasi un sogno, eppure è una realtà resa possibile dalla merce invenduta dei grandi magazzini alimentari. Per la distribuzione di pacchi di cibo e bevande verranno poi stabiliti appositi centri di distribuzione per il ritiro e la prenotazione delle scatole avverrà tramite un’app. Dovrebbero essere esenti da questo passaggio gli anziani e le persone non autosufficienti, che potrebbero ricevere gli alimenti direttamente a casa.

Una rivoluzione alimentare

La manovra del PD avrà inizio, in via sperimentale, dal 2023 con 1,5 milioni di euro a disposizione. Sarà un tentativo che potrebbe giovare alla componente fragile della società italiana, oltre che evitare gli eccessivi, spesso inevitabili, sprechi alimentari delle grandi aziende. Secondo i dati disponibili, le persone in condizioni di povertà ammontano a 5,6 milioni; ma quanti di questi trarranno beneficio dell’emendamento?

Quale parte della società può definirsi economicamente svantaggiata?

Secondo i dati della Coldiretti, riportati nel rapporto 2022 del Fondo per l’aiuto europeo agli indigenti, è possibile fare chiarezza su chi sono considerabili i nuovi poveri; si tratta di piccoli commercianti o artigiani che hanno chiuso bottega, le persone vittime dell’economia “sommersa” che non ricevono particolari sussidi e aiuti pubblici, assieme ai proprietari delle attività colpite dai prezzi altissimi delle ultime bollette. Al momento però, la misura dovrebbe essere prevista solamente per le città metropolitane ed eventualmente espandersi alle cittadine via via più piccole.

 

reddito alimentare

Supermercato (@Shutterstock)

 

I fondi del Governo e le misure attuate dai supermercati

I nuovi fondi messi a disposizione del Governo daranno ossigeno a una parte del Paese; per raggiungere questo obbiettivo, il Governo ha infatti stanziato 1,5 milioni di euro per il 2023 e 2 milioni di euro per il 2024. L’accesso a questi fondi sarà utile a “600 mila bambini, 337 mila anziani e in totale 3 milioni di italiani” – dice Furfaro [Sky TG24].

Un provvedimento che quindi viene incontro alla popolazione meno abbiente, offrendo loro dei pacchi alimentari con il quale poter andare avanti. Manca soltanto il decreto attuativo che stabilirà le regole del nuovo meccanismo: sappiamo che i supermercati comunicheranno le merci invendute ai Comuni e saranno poi gli enti locali a distribuire e far prendere i pacchi a chi ne ha diritto.

Siete a favore dell’emendamento o vedete già possibili insidie? Continuate a seguirci su questa ed altre news e commentate sui social di Nasce, Cresce, Ignora.

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