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“Dottore ho una bomba nel sedere”: ospedale evacuato in Francia

di Antonio Stiuso

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Un anziano di 88 anni è giunto in ospedale con un oggetto esplosivo della Prima Guerra Mondiale inserito nella cavità anale. Dopo le richieste di aiuto, l’uomo ha scatenato un allarme bomba perché i medici temevano che il proiettile, lungo 20 cm e largo 5, potesse esplodere da un momento all’altro…

Una bomba nel retto

Come riferito dall’agenzia di stampa francese Var-Matin, l’accaduto si è consumato a Tolone, nel sud della Francia, dove un anziano signore di 88 anni è arrivato all’ospedale di Sainte Musse con la speranza che un enorme proiettile conficcato nel suo retto gli venisse rimosso. I medici ovviamente sono rimasti scioccati dopo le richieste dell’uomo che, dopo aver ammesso che si trattasse di una bomba della prima guerra mondiale, ha fatto subito scattare l’allarme e la conseguente evacuazione di tutta la struttura.

Il suo arrivo ha scatenato quindi un vero e proprio allarme bomba, nonostante l’oggetto estraneo non fosse proprio una bomba. Durante le visite è emerso che si trattasse di un oggetto da collezione della prima guerra mondiale, comunemente usato dall’esercito francese all’inizio del 1900; per la precisione si tratta di un involucro di un proiettile, come detto, lungo 20 cm e largo 5.

L’operazione di rimozione

Gli esperti di smaltimento delle bombe, prontamente arrivati sulla scena, hanno rassicurato tutti stabilendo il basso rischio di esplosione del proiettile; in seguito, i sanitari hanno immediatamente provveduto alla sua rimozione. I chirurghi hanno lavorato ininterrottamente per rimuovere l’oggetto attraverso un taglio nell’addome e ora, secondo quanto riferito da un portavoce dell’ospedale, l’anziano si sta riprendendo ed è in buona salute.

Non è chiaro perché l’uomo avesse un oggetto così insolito inserito nel retto, ma secondo le ipotesi potrebbe averlo fatto per puro piacere sessuale. L’unica cosa chiara è che mai prima d’ora i medici del Sainte Musse si erano trovati di fronte ad un evento del genere. Al proposito si è espresso il portavoce dell’ospedale:

“Una mela, un mango o persino una lattina di schiuma da barba, ma un proiettile? Mai prima d’ora! Si è verificata un’emergenza che ha richiesto l’intervento del personale addetto allo smaltimento delle bombe, l’evacuazione delle emergenze per adulti e pediatrici. Dovevamo gestire il rischio in un quadro reattivo. In caso di dubbio, abbiamo preso tutte le precauzioni”.

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