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Italia e ripescaggio: una falsa promessa avanzata da chi dovrebbe fare informazione

di Mattia Trincas

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Italia ripescata di qua, Italia ripescata di là, ma alla fine, questo ripescaggio, ovviamente, non si è fatto. Certamente non è stata una sorpresa, dal momento che la cosa non è mai stata realmente possibile. Peccato che proprio chi dovrebbe fare informazione, lo ha fatto pensare. Naturalmente non vogliamo in nessun modo puntare il dito contro qualcuno in particolare; un po’ tutti hanno promosso questo falso mito dell’Italia al Mondiale per una serie di fortuite coincidenze…

Ma per quale motivo questa utopia non si è realizzata? E perché, anche se fosse stato uno scenario possibile, ad essere ripescata non sarebbe stata l’Italia? Andiamo ad approfondirlo insieme, cercando di calcare il meno possibile la mano su un fallimento tanto grave quanto doloroso.

Italia ripescata: un dolcetto o uno scherzetto?

Il 24 marzo scorso, come tutti ben ricorderanno, la Nazionale italiana e campione d’Italia, usciva dal Barbera di Palermo con una sconfitta per 1-0 per mano della Macedonia del Nord. Fin da subito, come è giusto che fosse, tifosi e stampa hanno puntato il dito contro un “ricambio generazionale” che non c’è stato; ma anche sul fatto che mettere nelle mani degli stessi vincitori dell’Europeo una qualificazione importante come il Mondiale (che manca dall’ormai lontanissimo 2014) fosse una scelta particolarmente azzardata.

Nonostante ciò, però, prima del match la fiducia in Mancini e nei suoi uomini era grande, così come quella riposta in loro durante una partita dominata, ma che si è chiusa con il peggior risultato possibile; l’eliminazione dalle qualificazioni ai Mondiali. A far festa poi è stato il Portogallo di Cristiano Ronaldo, anche se non (direttamente) per sua mano, che è riuscito a superare quella montagna che i Campioni d’Europa non sono stati in grado di scalare.

Dall’Ecuador all’Iran: le false possibilità per un’Italia in Qatar

E le prime notizie (naturalmente false) su un ipotetico ripescaggio hanno cominciato a trapelare già il primo aprile successivo alla disfatta siciliana; come è ovvio che sia però, si trattava semplicemente del classico e vecchio pesce d’aprile. Il primo scenario di questo tipo e con una motivazione più o meno credibile è arrivato quando, lo scorso giugno, il Cile ha presentato un ricorso ai danni dell’Ecuador; secondo l’accusa, la Nazionale qualificata a Qatar 2022 aveva schierato, durante le qualificazioni, un calciatore non ecuadoriano ma colombiano. In questo caso, la FIFA ha archiviato senza troppi dubbi l’esposto delle due Federazioni, confermando la presenza dell’Ecuador [La Repubblica].

Lo scenario più recente invece, è stato qualche settimana fa, quando l’Ucraina ha richiesto l’esclusione dell’Iran dai Mondiali di calcio per aver presumibilmente aiutato l’offensiva russa, fornendo al Paese dei droni e delle armi [Corriere dello Sport]. A questa situazione si è poi aggiunto l’accaduto durante l’ultima partita delle qualificazioni AFC per Qatar 2022; qui, circa 2000 donne avrebbero visto il loro accesso all’impianto negato, con addirittura l’uso della forza da parte delle forze dell’ordine. Insomma, una situazione decisamente più incandescente rispetto a quella dell’Ecuador, ma che nonostante tutto, si è trasformata in un ennesimo nulla di fatto.

La falsa convinzione del ripescaggio

Probabilmente non tutti sono a conoscenza che lo Statuto della FIFA prevede, come in effetti è regolare che sia, le conseguenze di una possibile esclusione o un ritiro da parte delle Nazionali qualificate ai campionati mondiali. Nonostante ciò, però, la procedura di selezione della squadra partecipante è tutto tranne che dettata da criteri ben precisi; infatti, si è accennato alla possibilità di ripescare la squadra che occupa la posizione più alta nel ranking FIFA.

Al di là di queste teorie “cospirazioniste”, nella realtà, la Nazionale convocata se una di queste fosse stata esclusa, sarebbe stata una appartenente alla stessa Confederazione della eliminata; per cui, qualsiasi ipotesi legata al ranking o addirittura al titolo di Campioni d’Europa, in mano all’Italia, valeva e ancora ora vale pressoché zero.

 

Italia

FIFA World Cup 2022 (@Shutterstock)

Un argomento di facile distorsione

Alla luce di quanto abbiamo visto quindi, ormai con la competizione alle porte, si può dire che la stampa italiana, che siano testate importanti o meno, abbia ampiamente agitato le acque intorno ad una situazione tanto drammatica quanto delicata. D’altronde, la speranza di vedere quella Nazionale che al Mondiale avrebbe dovuto arrivarci senza grandi sforzi, dopo quanto mostrato all’Europeo, è stata probabilmente l’unica motivazione dietro a questo comportamento.

Non è però da dimenticare anche il fatto che, trattandosi di una parte del regolamento FIFA non totalmente chiara, molte persone tendono a fidarsi di chi è del settore. Purtroppo, il mondo del calcio è sempre più ricco di persone che tendono a sfruttare informazioni distorte per ottenere un maggior numero di visitatori; procedendo in questa maniera, vanno così a creare confusione tra i lettori, che siano abituali dello sport in questione o meno.

Insomma, se da marzo ad oggi abbiamo “combattuto” con il mito dell’Italia ripescata, chissà quale sarà il prossimo “tormentone” che ci accompagnerà durante il prossimo anno. Ad ora, dovremmo però accontentarci di vedere un Mondiale che sembra che sia davvero poco apprezzato dai tifosi di tutto il mondo…

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