Attualità

Approvato, in Senato, il primo emendamento sui Content Creator!

Negli ultimi vent’anni, con l’avvento di internet, la tecnologia relativa all’intrattenimento ha fatto balzi da gigante. Se da un lato sempre più giovani si approcciano al mondo dei videogiochi, dall’altro nascono sempre più figure professionali che si specializzano nell’intrattenere quella fetta d’utenza. Queste figure sono i cosiddetti Content Creator. Ed è per questo motivo che in questi ultimi 10 anni, in particolare, sono nate le figure d’intrattenimento per eccellenza: gli youtuber e gli streamer. Mentre questi professionisti lavoravano per intrattenere un’utenza variegata, lo Stato non aveva ancora riconosciuto pienamente queste tipologie di professioni. Ma ora la situazione è cambiata. Andiamo a scoprire insieme che cambiamenti hanno apportato.

Content  Creator: finalmente riconosciuti dallo Stato Italiano!

Negli ultimi giorni, tramite una comunicazione ufficiale, il Senato della Repubblica Italiana ha approvato il DDL Concorrenza, trasformandolo letteralmente in una legge dello Stato Italiano. Il Disegno di Legge del Senato n. 2469-B, che è stato tramutato in legge, contiene tutta una serie di emendamenti che favoriscono il fatturato delle imprese di tutti i settori economici, grazie ad una riduzione della pressante burocrazia italiana. Ed è qui che le cose si fanno interessanti.

 

 

Difatti nell’Art. 27 al comma M e N, ci sono delle novità che riguardano il settore dell’intrattenimento digitalizzato. Si tratta di un riconoscimento giuridico della figura professionale del Content Creator e del potere economico che rappresentano. Questo comunque è solamente il primo passo da parte della governance italiana. I promotori della normativa sperano che questo sia solo l’inizio di un futuro in cui la professione dell’intrattenimento digitale possa essere comparata a quella tradizionale, con tutte le tutele, i diritti e gli obblighi che ne conseguono. Qui sotto vi mettiamo i due comma, per chi li volesse leggere.

m) individuazione di specifiche categorie
per i creatori di contenuti digitali, tenendo
conto dell’attività economica svolta;

n) previsione di meccanismi di risoluzione
alternativa delle controversie tra creatori di
contenuti digitali e relative piattaforme.

Per chi volesse approfondire meglio l’argomento, lo potrà fare al seguente link. E voi cosa ne pensate di tutta la faccenda? Fatecelo sapere con un commento sulle nostre pagine social. Se volete rimanere sempre aggiornati su queste e altre notizie dal mondo del gaming, continuate a seguirci su Nasce Cresce Respawna.

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Matteo Baresi

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