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USA – Votazioni Midterm: la corsa al Congresso è ancora aperta

di Antonio Stiuso

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Negli USA sono in corso le votazioni di midterm, che avranno lo scopo di eleggere i membri del Congresso. Per quanto riguarda il Senato è ancora tutto da decidere, ma i democratici tengono il passo in alcune sfide decisive; circa la Camera invece, sembra che i repubblicani siano in vantaggio sui rivali democratici. Nel frattempo Donald Trump ha dato appuntamento al 15 novembre per “un grandissimo annuncio”: potrebbe essere il preludio di una nuova corsa alla Casa Bianca?

Tutto ancora da decidere negli USA

Come detto, i repubblicani sono sulla buona strada per la conquista della Camera, ma con un distacco minore del previsto sui democratici, mentre il Senato resta ancora in bilico. Il Grand Old Party finora ha conquistato cinque seggi in precedenza democratici alla Camera; ancora non è arrivata, però, la tanto attesa “onda rossa”, e così i democratici sembrano aver evitato almeno una vera e propria “catastrofe”.

Questi ultimi, infatti, hanno vinto alcune “battaglie” chiave per queste elezioni; a cominciare da New York, dove il partito va verso due importanti vittorie con due donne rappresentanti. Si tratta della corsa alla carica di Governatore, nella quale al momento sta vincendo Kathy Hochul, Governatore uscente, e della corsa alla Procura Generale dello Stato, che sembra destinata a rimanere nelle mani di Letitia James. Il partito del presidente Biden conserva così una piazza simbolica come quella di New York e che si trova sotto il governo dei democratici dal 2007.

Un quadro più completo della situazione attuale

Secondo quanto riporta il Washington Post, sono saliti a 164 i candidati repubblicani eletti che non hanno riconosciuto la vittoria di Joe Biden alle presidenziali del 2020; altri 12, inoltre, sono attualmente in vantaggio nelle loro corse, mentre quelli in svantaggio ammontano a 34. Però, mancano ancora i risultati di ben 81 candidati, di cui ancora non si conosce l’esito della corsa per mancanza di dati, o perché lo spoglio non è ancora cominciato.

I cosiddetti “negazionisti” fedeli a Donald Trump hanno vinto le proprie battaglie in molti Stati tra cui Kentucky, Florida, Indiana e North Carolina. Ma non è finita qui, perché questi sarebbero in vantaggio anche in molte altre sfide. Quindi, se la situazione della Camera è ben delineata, il controllo del Senato resta ancora da definire e all’orizzonte si intravede la possibilità di avere un esito definitivo al ballottaggio del 6 dicembre…

 

USA

Campidoglio di Washington D.C. (@Shutterstock)

 

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