fbpx Videogiochi, vendite in calo rispetto al 2021: c'è davvero da preoccuparsi?
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Videogiochi, vendite in calo rispetto al 2021: c’è davvero da preoccuparsi?

di Lorenzo Fazio

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Se fino a qualche tempo fa eravamo convinti che l’industria videoludica fosse in una fase di inarrestabile crescita, oggi siamo costretti a ricrederci. Un recente report di GamesIndustry, infatti, ha riportato una tendenza inaspettata. Le vendite di videogiochi sembrerebbero essere in drastico calo rispetto allo scorso anno. Ma quali sono le cause di questo fenomeno? C’è davvero da preoccuparsi?

L’industria dei videogiochi è in crisi?

Come riportate da GamesIndustry, a novembre 2021, nel Regno Unito, è stato venduto l’8% in meno di videogiochi rispetto allo stesso mese dell’anno precedente. I dati sono stati raccolti dalla Interactive Software Federation of Europe nei suoi Games Sales Data ed evidenziano un trend inconvertibile. Questo calo diventa ancora più importante se si considera che, solitamente, il periodo pre-natalizio è il più proficuo per il mercato videoludico. Per di più, novembre è stato il mese del rilascio di due importanti blockbuster, quali Pokémon Scarlatto e Violetto e God of War Ragnarok. Vi ricordiamo che il lavoro di Game Freak ha raggiunto la cifra record di 10 milioni di copie vendute nel giro di una settimana, diventando il miglior lancio di un gioco Pokémon nella storia! Per non parlare di Ragnarok, che ha sorpassato i 5 milioni di vendite in meno di un mese.

 

videogiochi

 

Eppure, non è stato abbastanza. Le vendite totali sono calate, seppur i pupilli di Sony e Nintendo risultino (in Regno Unito) rispettivamente al terzo e quinto posto della classifica di vendite totali. Ma quindi, come possiamo spiegarci questo trend? Probabilmente, è tutta “colpa” del grandissimo boom di vendite avvenuto durante gli scorsi anni di pandemia. In una società che sta tornando alla normalità, tra lavoro, scuola e socialità, può aver senso che si comprino meno giochi. Un’altra causa potrebbe essere più legata strettamente al mercato videoludico e a termini economici: forse, il crescente aumento dei prezzi dei giochi al day-one e la crisi economica di questi mesi risultano essere una combo micidiale.

E chi lo sa se, magari, il pubblico non stia stancando un po’ dei veri blockbuster dell’industria. Nonostante i record delle nuove IP, i single-player da milioni di vendite e decine di indie validissimi, i capolista rimangono gli annuali Call of Duty FIFA. A lungo andare, con il loro prezzo che aumenta e la qualità che diminuisce, in molti potrebbero aver deciso di saltare il loro tradizionale acquisto. Per non parlare della ridicola convenienza di servizi come il Game Pass, che ci permette l’accesso a centinaia di ore di gioco senza acquistare, di fatto, un singolo titolo.

Insomma, le cause dietro a questo trend sono davvero molteplici e tra le più svariate e, seppur non ci debba essere alcuna preoccupazione per il fiorente mercato videoludico, è giusto ragionare sulla sua costante evoluzione. Se volete rimanere aggiornate su altre notizie riguardo all’industria, vi consigliamo di continuare a seguire Nasce, Cresce, Respawna! Cliccate questi link per altri articoli che vi potrebbero interessare:

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