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Svezia: scoperto il più grande giacimento di “terre rare” in Europa

di Francesco Ferri

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Individuato in Svezia un vero e proprio tesoro. Come raccontato da TGCOM 24 si tratta della porzione di terreno contenente la maggior concentrazione di terre rare in Europa. Grazie al quantitativo individuato si stima di poter estrarre fino a una tonnellata di metalli essenziali per l’utilizzo nell’industria elettronica e tecnologica. L’estrazione dal giacimento inizierà nel 2027.

Un giacimento unico

Si trova in Svezia ed è a tutti gli effetti ritenuto il giacimento conosciuto di terre rare più grande in Europa. Ad annunciarlo ci ha pensato il gruppo minerario Lkab . L’importanza di questo giacimento è insita nei materiali che potranno essere estratti. Infatti le “terre rare” vengono così nominate perché si tratta di 17 elementi minerali, come ad esempio il cerio (Ce), il gadolinio (Gd) o il lantanio(La), estremamente richiesti all’interno del mercato. In particolare il loro utilizzo sarebbe da individuare nei settori delle energie rinnovabili e della tecnologia avanzata. Questi materiali sono fondamentali per la realizzazione di molti prodotti particolari, come le batterie ricaricabili, le fibre ottiche o i magneti.

Il giacimento in numeri

Secondo le stime, nel giacimento situato nel nord della Svezia, precisamente nella regione di Kiruna, si potranno estrarre fino ad un milione di tonnellate di terre rare. Un numero abnorme per il mercato europeo, fondamentale per distaccarsi, almeno in parte, dal colosso cinese. Infatti il paese asiatico possiede il 35% delle riserve sfruttabili mondiali, controllando il 95% del mercato mondiale.

Le previsioni di estrazione

Si prevede che l’inizio dei lavori di estrazione dei materiali avverrà nel 2027. L’azienda individuatrice sta già lavorando ad un parco industriale a Lulea, grazie a nuove tecnologie di estrazione. “Potremo ottenere materie prime cruciali per la transizione verde” ha sostenuto Jan Mostroem, presidente e amministratore delegato di Lkab, all’emittente “Svt“. “È il più grande deposito conosciuto di metalli delle terre rare nella nostra parte del mondo e potrebbe diventare un elemento fondamentale per ottenere le materie prime critiche che sono assolutamente cruciali per consentire la transizione verde.

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