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Spara all’impiegato di McDonald’s perché le patatine sono fredde, 23enne in fin di vita

di Francesco Ferri

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A dir poco assurdo l’evento capitato ad un giovane impiegato 23enne di un McDonald’s di Brooklyn, New York. Come riportato da diversi media, tra cui la CBS, dopo aver servito delle patatine ad una donna quest’ultima si è lamentata perché erano fredde. Fra urla e lamenti ha rapidamente chiamato il figlio di 20 anni che, arrivato sul posto, ha sparato al lavoratore che ha servito il pasto. Ora il giovane ferito è in coma in ospedale. Il ragazzo che ha sparato è invece stato fermato e arrestato dalle forze dell’ordine insieme alla sua fidanzata. Le armi da fuoco risultano essere un problema ancora troppo grave per gli Stati Uniti.

 

Pistola (@Shutterstock)

Come sono andate le cose

La donna nel fast food aveva ordinato un pasto fra cui una porzione di patatine. Queste ultime, però, erano fredde. Sono iniziate quindi le lamentele della donna, fra grida e insulti diretti ai lavoratori del ristorante. L’accusa era quella di essere stata presa in giro per la temperatura delle patatine. In seguito ha immediatamente videochiamato il figlio per informarlo dell’accaduto e lui non si è fatto attendere precipitandosi al locale. Ha innanzitutto aggredito il ragazzo che aveva servito la madre, intimandogli di uscire fuori dall’edificio. Solo allora ha estratto una pistola ed ha aperto il fuoco colpendolo al collo.

Il dramma delle armi da fuoco negli Stati Uniti

L’aggressore è stato subito arrestato dalla polizia. Il problema delle armi da fuoco, negli Stati Uniti, è un dramma importante e concreto. Come riportato da quest’indagine di Sky TG24 si può verificare che negli USA ci sono 120 armi da fuoco ogni 100 abitanti. Un numero incredibilmente grande se paragonato all’Italia dove ci sono appena 14 armi ogni 100 abitanti. Basti pensare che il 42% delle famiglie statunitensi possiede delle armi per rendersi conto dell’enorme disparità rispetto ad altri stati.

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