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I satelliti che ci proteggeranno dal clima impazzito

di Enrico Tiberio Romano

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Migliaia di vite potrebbero esser salvate grazie ad un nuovo sistema di allarme fondato su satelliti metereologici. Il nuovo progetto d’origine europea promette di identificare diversi fenomeni metereologici in rapida evoluzione.

Una svolta nella lotta al cambiamento climatico?

Potrebbe essere ma, per tamponare dei problemi più che per risolverne. Grazie a tre nuovi satelliti (MTG, Meteosat third generation) uragani, tempeste ed altri cataclismi saranno identificati molto più rapidamente.

Il sistema comprenderà due satelliti imaging ed un sounder. Nel mese di dicembre decolleranno da Kourou nella Guyana francese, e raggiungeranno la quota di 36 chilometri di altezza. I primi due saranno deputati a fotografare il continente europeo ogni 2,5 minuti, a fronte dei 5 precedenti e l’intero globo ogni 10 a fronte dei 15 tradizionali.

L’ultimo del complesso, detto sounder veglierà sull’attività elettrica, i venti, l’umidità e i diversi strati nuvolosi. Una volta divenuto operativo al 100%, a circa un anno dal lancio, il sistema MTG consentirà di documentare il ciclo vitale delle tempeste nella sua interezza, dallo spazio.

La notizia, che è stata diffusa dal sito ufficiale dell’ESA, fa ben sperare poiché la tempestività nell’allarme ed essere preparati sono di estrema importanza quando parliamo di salvare vite umane in pericolo per tragedie ambientali. Nell’attuale contesto di cambiamento climatico eventi gravi sono sempre all’ordine del giorno, basti pensare alla recente alluvione nella regione marche che ha causato 11 perdite umane e milioni di euro di danni.

La comunità scientifica auspica di poter salvare diverse vite attraverso questo sistema e di migliorarlo ulteriormente nel prossimo futuro.

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