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Manchester City-Manchester United: come è cambiata la storia dei derby nel corso del tempo?

di Gianluca Scognamiglio

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L’Etihad Stadium è pronto a vestirsi a festa per il derby di Manchester, in programma oggi, domenica 2 ottobre, dove City e United si affronteranno per la 188ª volta, in un confronto che si preannuncia, come sempre, infuocato. Attraverso le partite, i giocatori e i momenti più importanti, ripercorriamo la storia di questa meravigliosa sfida che dura da ben 128 anni…

Hyde Road: dove tutto ebbe inizio

Il primo storico derby di Manchester ebbe luogo in quel di West Gorton, quartiere dove sorgeva lo stadio del Manchester City: Hyde Road. La partita, valida per la Division Two, fu senza storia: 5-2 in favore degli ospiti, all’epoca denominati ancora “Newton Heath”; il “Manchester United” verrà fondato soltanto nel 1902. Solo un paio di mesi più tardi, nel gennaio 1895, a Bank Strett (casa del “Newton Heath”), i Citizens furono nuovamente surclassati per 4-1.

La prima vittoria del Manchester City in una stracittadina risale al 7 dicembre dello stesso anno: 2-1 casalingo grazie alle reti di Bob Hill e Billy Meredith. Proprio quest’ultimo, qualche anno dopo, passò ai rivali dello United, diventando il primo giocatore a vestire le maglie di entrambe le squadre di Manchester.

Meredith&Co.: chi sono gli altri giocatori con la “doppia fede”?

Come detto, Billy Meredith, minatore gallese, giocò sia per il City che per lo United. Nei 130 anni di storia di questa rivalità, sono diversi gli esempi di calciatori con un passato simile. Tra questi figura Denis Law, che iniziò e finì la carriera al City. E nel mezzo si tolse la soddisfazione di vincere un Pallone d’Oro… con il Manchester United!

Brian Kidd è invece ricordato come il “doppio doppio” ex: sette anni allo United e due al City come calciatore; 10 stagioni ai Red Devils come vice-allenatore e 12 annate, fino al 2021, come vice ai Citizens! Più recenti, invece, le doppie avventure di Andy Cole e Jadon Sancho, uno dei grandi rimpianti delle giovanili del Man. City.

Più datato è il passaggio diretto da una sponda all’altra di Ryan Giggs, diventato poi una bandiera dello United, nel 1987; risale invece al 2009 il cambio di casacca di Carlos Tevez, autore del percorso inverso.

Derby di Manchester: dal profondo rispetto alla “rovente” rivalità

L’evoluzione del rapporto tra le due squadre ha dell’incredibile: se oggi prevale un clima tranquillo tra i giocatori in campo, in passato non è stato sempre così e gli esempi di derby roventi sono moltissimi. Ricordiamo ad esempio l’incontro del 1970, famoso per il fallaccio di George Best ai danni di Glyn Pardoe, che rischiò di perdere la gamba… Più recente la rissa del 2001, dopo l’entrataccia di Roy Keane su Alf-Inge Haaland, il padre di Erling, considerato uno dei falli più gravi della storia.

In precedenza però, le tifoserie erano insolitamente unite, anche a causa degli avvenimenti degli anni ’40: reso inagibile dai bombardamenti della Seconda Guerra Mondiale, l’Old Trafford non fu più teatro delle partite interne del Manchester United. Vista la situazione, tra il 1947 e il 1949, il Manchester City “concesse” il suo Maine Road ai cugini, chiedendo un pagamento di 5000 sterline a stagione.

Manchester

Old Trafford (@Shutterstock)

Il dominio dei Red Devils: gli anni ’90

“L’umiliazione più grande della mia carriera” la definirà Sir Alex Ferguson. Il 23 settembre del 1989, a Maine Road, il Manchester City vince il derby per 5-1, surclassando gli eterni rivali e scatenando la gioia dei propri tifosi.

Sarà però un evento illusorio, uno di quelli “once in a lifetime“, perché la storia degli anni successivi è completamente opposta al risultato di quel confronto: i Citizens finiranno addirittura in terza serie, tornando stabilmente in Premier League soltanto nel 2002; in questo lasso di tempo i Red Devils conquisteranno 21 trofei, tra cui sette campionati nazionali e una Champions League.

Per tornare a conquistare una stracittadina, gli Sky Blues dovranno attendere fino al 9 novembre 2002: 3-1 in casa contro i cugini, 4795 giorni dopo l’ultimo successo; praticamente un’eternità per un ritorno in paradiso, dopo aver visto l’inferno… Nonostante il titolo conquistato in quella stagione dal Manchester United, è questo il primo punto di svolta della rivalità. Da allora il Man. City non è mai tornato in Championship, trovando stabilità in Premier e iniziando a scalare le gerarchie…

Manchester

Wayne Rooney (@Shutterstock)

Plot twist: la FA Cup del 2011

La stabilità ritrovata dal City nei primi anni 2000 non permetteva in ogni caso di paragonare le due società: una continuava a vincere e conquistare trofei, l’altra galleggiava a metà classifica. Il secondo punto di svolta della nostra analisi è l’avvento a Manchester dell’Abu Dhabi United Group, colosso arabo intenzionato a promuovere Etihad Airways, acquistando il Manchester City. Era il lontano 2008, e da quell’anno, in cui è avvenuto il takeover, i Citizens hanno conquistato 17 trofei, più di quelli vinti nei 120 anni di storia precedenti…

Il primo trofeo della nuova era è la FA Cup del 2011, conquistata con la vittoria in finale sullo Stoke City. La partita decisiva per il trionfo è però la semifinale, contro lo United; in un match equilibratissimo i Citizens la spuntano per 1-0 grazie a un gol di Yaya Touré. È questa semifinale che segna il definitivo turning point della storia del Derby di Manchester: se gli Sky Blues inizieranno la loro risalita, fino a diventare la corazzata che conosciamo oggi, i Red Devils non saranno più capaci di tornare sui livelli precedenti, fatta eccezione per la Premier vinta nel 2013.

Il Derby di Manchester negli ultimi anni: le statistiche premiano i Red Devils

È vero, non sempre le grandi rivalità si giudicano con i numeri. L'”Head 2 Head” del derby di Manchester può, è qualcosa di particolarmente curioso; a partire dal 3 novembre 1894 sono state giocate 186 partite tra City e United. Il bilancio vede 57 vittorie per i Citizens, 76 successi per i Red Devils e 33 pareggi.

Volendo però considerare gli ultimi 10 anni circa della sfida, verrebbe da dire “Il derby non si gioca, si vince“. E ciò vale sia da una parte che dall’altra: dal 2011 ad oggi, infatti, solo tre stracittadine sono terminate in parità, tutte per 0-0. I successi del City in questo lasso di tempo ammontano a 14, contro gli 11 dello United. Una statistica che potrebbe sorridere ai Red Devils, in vista del prossimo derby, è quella dei successi in trasferta in questo confronto: ben 21. Nessun’altra sfida in Premier League può vantare un record del genere.

Spostando l’attenzione sui rispettivi palmarès, il Manchester United si fa ancora preferire: 20 campionati, 12 FA Cup, cinque coppe di lega e 21 Community Shield; 8, invece, i trofei in campo europeo, tra cui spiccano tre Champions League. “Solo”, si fa per dire, otto campionati, sei FA Cup, otto Coppe di Lega e sei Community Shield per il Manchester City, che è stato capace di conquistare un solo trofeo internazionale (Coppa delle Coppe 1970).

Chissà se il match di oggi rappresenterà un nuovo punto di svolta nella storia del Manchester Derby, con i Diavoli Rossi vogliosi di proseguire la loro striscia di vittorie in campionato e rilanciarsi nella corsa al titolo, e il City pronto a raggiungere la terza vittoria consecutiva nella storica stracittadina…

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