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Hellblade 2: Ninja Theory utilizzerà un’IA per il doppiaggio?

di Riccardo Rizzo

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Senna’s Saga Hellblade 2 è sicuramente una delle esclusive Microsoft più attese per il 2023. Il progetto di Ninja Theory, sequel di quella piccola perla di Hellblade: Senua’s Sacrifice, torna a far parlare di se, questa volta per un’interessante rivelazione sul doppiaggio.

Hellblade 2 e l’IA per il doppiaggio

Secondo un report di Good Luck Have Fun, Ninja Theory starebbe sfruttando un nuovo sistema di intelligenza artificiale per il doppiaggio del titolo. Una scelta che, se dovesse avere successo, potrebbe cambiare il mondo del doppiaggio videoludico, soprattutto viste le sue potenzialità. A giovarne potrebbero essere, infatti, soprattutto quei giochi indipendenti, che potrebbero aspirare ad un doppiaggio di qualità senza rischiare un danno economico.

 

Hellblade 2

 

Non sono mancati comunque i dubbi e le perplessità riguardo a questa nuova tecnologia. Ha preso così la parola direttamente il CEO di Altered (la società dietro lo sviluppo dell’IA, il cui database interno vede la presenza di circa venti doppiatori professionisti), Ioannis Agiomyrgiannakis, affermando che una tecnologia del genere permetterebbe di costruire una serie di dialoghi che, se creati dai soli doppiatori non artificiali, risulterebbero privi del dinamismo che meritano.

Come detto poco sopra, il report è stato scritto e diffuso da Good Luck Have Fun, che ha “denunciato” questa nuova realtà per l’industria videoludica. Secondo il report, anche le aziende di sviluppo AAA sarebbero intenzionate ad usare delle IA per i propri titoli. Se così non bastasse, ad aumentare i dubbi etici e professionali ci pensano degli accordi di non divulgazione, che prevederebbero un divieto circa la diffusione dei nomi delle software house coinvolte, eccezion fatta per Ninja Theory. L’azienda inglese avrebbe stretto infatti una partnership con Altered, con cui avrebbe collaborato anche per lo sviluppo di The Ascent, titolo di Neon Giant.

Sempre secondo il CEO, comunque, si tratterebbe di una tecnologia supplementare, e non sostituiva, tanto da renderla un valore aggiunto nella fase di doppiaggio dei videogiochi; ribadendo che sarebbe utilissima soprattutto per i team indipendenti.

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