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Ecco il Bonus bollette: a chi spetta e come funziona

di Antonio Stiuso

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Il governo ha inserito nel Decreto Aiuti bis una nuova misura per aiutare le famiglie travolte dal caro bollette; si tratta del Bonus bollette destinato ai lavoratori privati, che potrà essere erogato dalle aziende ai loro dipendenti.

Decreto aiuti bis

Il Decreto aiuti bis, del quale abbiamo già parlato in questo articolo, è un provvedimento emanato dal governo Draghi, ancora in carica fino alle prossime elezioni per sbrigare gli “affari correnti”. Questo decreto non fa altro che rinnovare le vecchie misure già attuate in precedenza, prorogando bonus e tagli su IVA e accise, con l’obiettivo di aiutare le famiglie a gestire il caro energia e l’inflazione.

Grazie al decreto, lavoratori e pensionati possono ricevere un bonus una tantum di 200 euro, che viene aggiunto direttamente sulla propria busta paga. La stima per il rinnovo del bonus si aggira intorno ai 6/6,5 miliardi di euro; ma ora, in aggiunta, i lavoratori privati potranno godere di un ulteriore aiuto volto ad alleggerire il peso delle bollette. Nel nuovo decreto infatti è presente anche una proroga delle misure destinate al caro bollette fino alla fine dell’ultimo trimestre dell’anno.

Bonus bollette

Il bonus bollette è un sostegno ai dipendenti appesantiti dal caro energia che potrà essere erogato direttamente dalle aziende; sono esclusi dal contributo, infatti, i lavoratori delle pubbliche amministrazioni che percepiscono uno stipendio fisso. Per ottenere il bonus, quindi, non sarà necessario fare alcuna domanda; l’adozione del contributo infatti è interamente a discrezione del datore di lavoro, che deciderà anche a quali dipendenti destinarlo; in una stessa azienda, quindi, potranno esserci dei dipendenti fortunati, che riceveranno il contributo, e altri meno fortunati ai quali non verrà destinato.

Il bonus non viene considerato nel proprio reddito, pertanto non vi saranno imposte su quest’ultimo. La misura concede semplicemente alle aziende private la possibilità di erogare dei contributi attraverso i quali i dipendenti potranno pagare le utenze domestiche; questi saranno inseriti tra le somme previste dal programma del welfare aziendale, che passa così da 258 a 600 euro all’anno. Basterà per aiutare le famiglie a gestire questa nuova crisi?

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