di Antonio Stiuso
Una coppia di turisti australiani è protagonista di una brutta avventura in Italia. Un tassista, in seguito individuato dai vigili urbani, rifiuta il pagamento tramite pos e distrugge i souvenir dei malcapitati: “Non ritorneremo più a Milano”.
Pos obbligatorio, ma anche no
Ci troviamo a Milano, in via Carlo Tenca, dove un tassista è andato in escandescenza quando due turisti australiani hanno provato a pagare una corsa di 5 euro tramite pos. I due turisti, infatti, avevano chiesto all’uomo di saldare il conto con la carta di credito, metodo di pagamento obbligatorio, ma il tassista ha risposto con i fatti, distruggendo tutti i loro souvenir.
Soltanto dopo aver capito che i due non erano disposti a pagare in contanti, infatti, l’uomo prende il pos per farsi pagare la corsa; ma, dopo aver ricevuto il pagamento, ha tirato fuori bruscamente le valigie dal bagagliaio rompendo un set completo di calici in vetro di Murano dal valore complessivo di 1200 euro. I due turisti hanno così cercato di farsi risarcire i danni non riuscendo nell’intento, perché il tassista si è allontanato di corsa lasciando sportelli e bagagliaio aperti.
Non ritorneremo più a Milano
I due turisti, padre e figlia australiani, si trovavano in Italia per le imminenti nozze del fratello di lui ed hanno approfittato dell’evento per visitare il Bel Paese. L’accaduto, però, li ha profondamente turbati tanto da dichiarare, in un’intervista rilasciata a La Repubblica, di non voler più tornare a Milano.
“Eravamo stanchi, pieni di valigie, abbiamo deciso di prendere un taxi anche se la strada era corta. Ho avuto subito una sensazione non piacevole su quel taxi ma non ci ho badato”. Così comincia il racconto di Phillip, il turista maltrattato a Milano, che poi continua descrivendo l’accaduto. “Siamo arrivati all’hotel, la corsa era di 5 euro, io ho dato la mia carta di credito e lui mi ha chiesto contanti. In tutte le parti del mondo si può pagare qualsiasi cifra con la carta. A quel punto il tassista è come impazzito, ha iniziato a urlare, è sceso dall’auto e ci ha buttato le valigie per terra rompendo i nostri acquisti. Avevo comprato a Murano una collezione di oggetti e sei bicchieri da vino. Mi sono detto “ci verrò una volta nella vita” e quindi ne ho approfittato. Abbiamo speso 1.200 euro, i danni economici saranno almeno 700-800 euro”.
Non è tanto il danno economico, però, quanto quello morale subito da entrambi. Infatti Phillip continua dicendo: “Mia figlia è rimasta molto scossa; io mi sono sentito minacciato, in un contesto ostile, perfino in pericolo, non proprio la migliore delle accoglienze a Milano e penso non ritorneremo mai più”. I due, infine, hanno contattato le forze dell’ordine ma solo il giorno dopo sono stati ascoltati.
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