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Decreto aiuti bis, ipotesi bonus 200 euro e taglio IVA sui beni primari

di Antonio Stiuso

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La maggior parte delle forze politiche ora è tutta concentrata sulle prossime elezioni che si terranno a settembre; ma il Governo Draghi, ancora in carica fino a settembre per gli “affari correnti”, lavora sottotraccia per allentare la morsa dell’inflazione e del caro vita. Come? Grazie al nuovo Decreto Aiuti.

Il governo degli affari correnti

Il Governo Draghi, dopo aver incassato il duro colpo di M5S, Lega e Forza Italia che ha portato alla sua caduta, è al lavoro per mettere a punto il nuovo provvedimento sugli aiuti con l’obiettivo di prorogare le misure contro il caro energia e l’inflazione. L’attuale Governo dimissionario, infatti, è ancora in carica per il disbrigo degli “affari correnti”; oggi è prevista una riunione del Consiglio dei Ministri sulle coperture da destinare al provvedimento, il Decreto aiuti bis, che dovrebbe ammontare a circa 10 miliardi di euro.

Il nuovo provvedimento, ovviamente, si chiama così perché si limiterà a rinnovare le misure già adottate in precedenza, prorogando quindi bonus e tagli su IVA e accise. È possibile, infatti, che l’Iva su alcuni generi di prima necessità venga ridotta o addirittura azzerata: pasta, pane, latte e uova, quindi, vedranno probabilmente la propria IVA sospesa, mentre per carne e pesce verrà ridotta dal 10 al 5%. Il taglio dell’IVA, però, sembrerebbe essere soltanto alternativo, e non supplementare, al bonus una tantum di 200 euro perché, a causa della crisi di Governo, le misure stanziate, ridotte da 25 a 10 miliardi, potrebbero non bastare a coprire entrambi gli interventi

Decreto aiuti bis

Non è ancora chiaro cosa comprenderà esattamente il nuovo Decreto aiuti; domani, infatti, il Governo incontrerà i sindacati e le imprese per sentire le loro opinioni sul da farsi. Le discordanze iniziano però già a farsi sentire, con i sindacati divisi tra il taglio dell’IVA e il bonus da 200 euro; ora, però, passiamo ad analizzare nel dettaglio i possibili provvedimenti.

  • Bonus 200 euro: la prima ipotesi al vaglio è quella del bonus una tantum di 200 euro che spettava a lavoratori e pensionati già nel mese di luglio. Il bonus, come si evince dal nome, consiste in un aumento di 200 euro direttamente sulla propria busta paga; i liberi professionisti però, al giorno d’oggi, ancora non conoscono le modalità per farne richiesta. La stima per il rinnovo del bonus si aggirerebbe intorno ai 6/6,5 miliardi di euro, più della metà della copertura destinata a tutte le misure.
  • Taglio dell’IVA e delle accise: Per far fronte al caro vita, insieme o alternativamente al bonus 200 euro, potrebbe essere introdotto un taglio dell’IVA sui beni di prima necessità. Le possibilità che entrambe le misure vedano la luce, però, sono sempre più remote. Per quanto riguarda il taglio delle accise, invece, il ministero dell’Economia e quello della Transizione ecologica hanno comunicato, pochi giorni fa, un’estensione del taglio di 30 centesimi sulle accise dei carburanti che da inizio agosto dovrebbe slittare fino al 21 del mese.
  • Sconto bollette: Nel nuovo decreto sarà presente anche la proroga, per l’ultimo trimestre dell’anno, delle misure destinate a combattere il caro bollette. L’attuale misura sarebbe destinata a durare fino al 30 settembre, ma adesso, grazie alla possibile proroga, potremmo godere dei suoi vantaggi fino alla fine dell’anno.

Gli aiuti apportati dal nuovo decreto basteranno per far fronte all’ennesima crisi del nostro tempo?

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