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Cinecomic: quando il fan service batte la qualità

di Gabriele Di Nuovo

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Oggi i cinecomic sono un genere a tutti gli effetti. Ma cosa succede se per ottenere successo si gioca con la nostalgia del pubblico? E inoltre, quali sono le conseguenze per una pellicola che cerca di offrire un punto di vista differente nel genere? Per rispondere a queste domande, confronteremo due film arrivati nelle sale di tutto il mondo negli ultimi 3 mesi. Stiamo parlando di “Spider-Man No Way Home” e “The Batman“.

I supereroi sono amati dal pubblico di tutto il mondo, e ne abbiamo parlato in un articolo dedicato. Ma come per ogni genere, per consolidare il proprio successo, si cercano strade che permettono di non perdere il maggior numero di spettatori. Quindi anche i cinecomic si ritrovano davanti l’arduo compito di cambiare per rivoluzionare ed essere al passo con i tempi. Questo articolo rifletterà su due strategie completamente differenti tra di loro e di come il pubblico preferisca crogiolarsi nel passato e non aprirsi al futuro.

Spider-Man No Way Home: il film definitivo sull’Uomo Ragno

Arrivato nelle sale di tutto il mondo nel mese di dicembre, “Spider-Man No Way Home” è il terzo capitolo dedicato all’eroe ambientato nel MCU. Dopo due film non entusiasmanti, il nuovo film diretto da Jon Watts è di gran lunga il più ambizioso della trilogia. Ma se da molti viene considerata la pellicola definitiva dedicata al personaggio, il merito non va alla crescita del suo protagonista, interpretato da un ottimo Tom Holland, ma alla presenza di alcuni personaggi.

Infatti il focus della pellicola è l’apertura del multiverso e delle sue conseguenze nella vita di Peter Parker. Questo porterà il nostro eroe a scontrarsi con dei volti noti, tra cui il Goblin interpretato da Willem Dafoe visto nel film diretto da Sam Raimi. Ma a consolidare questa grande operazione ci pensano i due predecessori di Tom Holland: Tobey Maguire e Andrew Garfield. La loro presenza era emersa da svariati leak precedenti all’uscita del cinecomic in sala e una volta confermata, ha conquistato tutto il pubblico.

The Batman: un cinecomic differente

Al cinema dal 3 marzo, “The Batman” è la nuova trasposizione cinematografica del personaggio DC Comics diretta da Matt Reeves. Il cinecomic con protagonista Robert Pattinson, vede un Batman inedito e soprattutto più fedele alla versione cartacea. La fedeltà in questo caso è combinata ad un tocco di realismo e al tono dell’intera pellicola. “The Batman” è un thriller a tutti gli effetti, distaccandosi così dal classico cinecomic.

Attraverso le sue tre ore di durata, Reeves porta su schermo una Gotham oscura, corrotta e violenta, dove l’Enigmista porta avanti la sua vendetta contro la città (uno dei temi principali della storia). Oltre questo, “The Batman” racconta il suo protagonista e di come gli eventi che affronta, lo trasformeranno in un eroe. Amato da buona parte del pubblico, la nuova storia dedicata al Cavaliere Oscuro si è rivelata un successo. Ma insufficiente per portare avanti una rivoluzione nel mondo dei cinecomic per il grande pubblico.

Box Office: tra successo e variabili

L’obiettivo di questo articolo non è il confrontare a 360 gradi due cinecomic completamente diversi tra loro. L’intento di questo approfondimento, è mostrare una sorta di incoerenza emersa da parte del grande pubblico. Per parlare di questo, iniziamo con i dati del box office. Come ben sappiamo, il mondo da due anni sta fronteggiando una pandemia. Questo ha portato molti cambiamenti e “penalità” alle sale di tutto il mondo.

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Ma con l’arrivo nelle sale di “Spider-Man No Way Home”, i cinema sono tornati ad ottenere dei guadagni simili al 2019. Infatti la pellicola di Watts ha aperto in tutto il mondo (tranne la Cina) con un guadagno complessivo di ben 587 milioni di dollari. Un esordio a dir poco esplosivo dopo due anni di pandemia. Il successo è dettato non solo dall’essere un film del MCU con protagonista uno degli attori più amati del pubblico, ma ha visto il ritorno dei vecchi Spidey e dei rispettivi villain, generando così un successo inaspettato per il periodo.

Se l’Arrampicamuri è stato un successo, anche l’Uomo Pipistrello non è da meno. “The Batman” infatti è la seconda migliore apertura al box office durante la pandemia, subito dopo “No Way Home”. La pellicola di Reeves inoltre è il miglior esordio dal 2016 per un film DC Comics. Con un’apertura nel primo weekend da quasi 300 milioni dollari, “The Batman” è a tutti gli effetti un successo. Ma nonostante questo, il pubblico sembrerebbe preferire altro e lo si può notare in moltissimi commenti sui social.

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Un pubblico “esigente”

Il cinecomic, con il passare del tempo, è sempre stato un genere attaccato da ogni fronte. Dal pubblico stufo delle battutine presenti nei film Marvel fino ad arrivare alle prese di posizione di registi come Martin Scorsese e Francis Ford Coppola. Ma se le opinioni di due dei più grandi nomi della storia del cinema hanno dietro dei ragionamenti abbastanza condivisibili, non possiamo dire lo stesso dei commenti del pubblico.

Basta andare su un social qualunque, che sia Facebook, Instagram o un video su YouTube, per trovare vari commenti di gente che richiede un cambiamento nel genere. Gli stessi Marvel Studios ci hanno provato con “Eternals”, fallendo miseramente con il feedback del pubblico e della critica. Ed ecco infatti ad arrivare in loro soccorso l’effetto nostalgia. Grazie a “Spider-Man No Way Home”, abbiamo la prova evidente di come il pubblico non voglia un vero cambiamento nel genere e preferisca vivere nel passato, idolatrando personaggi iconici che hanno già raccontato tutto.

A consolidare questa tesi, ci pensa il feedback generale ricevuto da “The Batman”. Acclamato da critica e pubblico, quest’ultimo ha comunque criticato aspramente la lunga durata della pellicola. Inoltre altri non hanno persino apprezzato il setting e il tono dell’intero film. Questa è la prova evidente, insieme ai risultati del box office, di come lo spettatore “predichi bene e razzoli male”.

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Nel mondo dei cinecomic se si cerca un cambiamento, bisogna abbracciarlo del tutto e non criticarlo, tanto da snobbarlo non andando al cinema. Con i due titoli in questione, la situazione emerge maggiormente. Batman e Spidey sono i supereroi più amati al mondo (il solo Batman vende più di tutti i fumetti Marvel) e vedere queste distinzioni porta ad alimentare solo guerre inutili tra fan e guadagni inferiori a titoli che meriterebbero più di quanto raccolto. Questo perché “The Batman” è di più di un’operazione nostalgia e del classico cinecomic.

Il cinecomic ha davvero bisogno di un pubblico così?

Come scritto in precedenza, questo articolo non vuole confrontare le due pellicole, ma attraverso il successo di queste vuole analizzare il pensiero del pubblico. Il pubblico è saturo di determinati elementi. Ma nonostante questo, sembrerebbe che sia sufficiente giocare la carta del fan service e accontentare lo spettatore. La colpa non è delle major. Disney e Warner fanno solo il loro lavoro e come nella vita di tutti i giorni, può capitare di incappare in errori. Ma se non si vuole sbagliare e accontentare il maggior numero possibile di spettatori, bisognerebbe ascoltare i loro feedback.

Ma se questi feedback devono essere credibili, gli spettatori non possono cambiare idea una volta visto il prodotto finito e criticarlo perché vogliono tornare indietro. Il problema di oggi infatti è la coerenza dello spettatore e la perdita di una critica costruttiva. Questo è evidente nei commenti dedicati a “The Batman”.

“Basta reboot… vogliamo nuove storie, nuovi personaggi, un film più fedele al fumetto”.

Questi sono alcuni commenti arrivati sui social una volta annunciato il film DC. Ma arrivato in sala, nonostante le differenze con i titoli passati e la qualità oggettiva della pellicola diretta da Matt Reeves, il pubblico non è stato accontentato al 100%, preferendo comunque storie e personaggi passati come mostrato in “Spider-Man No Way Home”.

Questo riduce il tutto a semplici prodotti per poter emozionare lo spettatore attraverso il passato, portandolo lontano dal presente e creare inutili faide tra fanboy. Oltre a mostrare questo, mette in evidenza una certa pigrizia dello spettatore. Il cinecomic è intrattenimento puro. Titoli di questo genere devono emozionare, divertire e anche raccontare storie differenti, ma deve essere il pubblico stesso a comprendere tutto questo. Questa comprensione può portare gli autori ad avere più libertà e di conseguenza prodotti di qualità su schermo.

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Ma se il successo esplosivo in condizioni atipiche di “Spider-Man No Way Home” è stato dettato da una mossa vincente di marketing, la colpa risiede non solo in pubblico che si “accontenta” della solita storia, ma nella cultura dell’hype. Ma tratteremo questo argomento in un futuro articolo di approfondimento.

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di Gabriele Di Nuovo

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