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Cina, a Pechino test anti-Covid per 20 milioni di persone

di Antonio Stiuso

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Mentre divampa il focolaio da Covid-19 a Shangai, in Cina, Pechino decide di mettersi al riparo con uno screening di massa della sua popolazione; stando a quanto riportato da “Il Mattino“, sono previsti 20 milioni di test anti-Covid su 23 milioni di abitanti.

La nuova lotta al Covid della Cina

Prosegue inarrestabile la diffusione della variante Omicron a Shanghai, dove sono state messe nuovamente in vigore le ormai note misure di sicurezza contro il Covid-19. La città, attualmente, è quella più colpita dal virus in Cina: ha recentemente registrato 52 nuovi decessi e 17.000 nuove infezioni. Ma la variante continua a far paura in tutto il Paese, e ha iniziato a colpire anche la Capitale. Pechino, infatti, per evitare di rimanere paralizzata da una nuova ondata, ha avviato test di massa anti-Covid in tutta la città.

La Capitale ha reso noto di aver accertato altri 32 contagi, in base ai dati forniti dalla Commissione sanitaria municipale. L’obbiettivo ora, è quello di raggiungere una copertura di 20 milioni di abitanti “controllati”, sul totale di 23 milioni di residenti. La procedura prevede uno screening in altri 10 distretti di Pechino, che andranno ad aggiungersi a quelli del distretto centrale di Chaoyang, il distretto più popoloso della città.

Cina

Lockdown (@Shutterstock)

L’incubo lockdown all’orizzonte

Lo screening quasi totale che Pechino andrà ad eseguire sui suoi cittadini è dovuto alla paura diffusa per il ritorno di un vecchio incubo: il lockdown. Il sentimento di sconforto generale è dettato proprio dal possibile ritorno all’obbligo di quarantena, come quello ancora operativo a Shanghai, dove si è registrato il maggiore focolaio in Cina, e dove sono attualmente in lockdown 26 milioni di residenti. Proprio per la paura dovuta a quanto accaduto, gli abitanti di Pechino si sono recati nei supermercati per fare scorta di beni di prima necessità. Nonostante le rassicurazioni delle autorità sulla continuità delle forniture, infatti, la paura ha preso il sopravvento, proprio come è accaduto in Italia due anni fa.

La Cina, comunque, secondo quanto riportato da “Il Mattino“, assicura che non abbasserà la guardia in questa particolare lotta contro il Covid-19, e che bloccherà l’avanzata della variante Omicron nel Paese. Queste le parole del Ministro degli Esteri Wang Wenbin, che rispondendo ad una domanda su un possibile lockdown di Pechino come quello di Shanghai, ha replicato: “La Cina non cederà di fronte alla variante Omicron, ma avanzerà nella guerra per bloccarla. Vinceremo sicuramente e daremo maggiori contributi al mondo”.

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