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Shanghai “Il ritratto di un’apocalisse”, il lockdown trasforma la città in un inferno

di Gabriele Nostro

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Shanghai, la città più popolosa della Cina e dell’Asia, contiene entro i suoi confini circa 25 milioni di abitanti (34 milioni considerando anche l’area urbana). Ed è da quando è stato dichiarato l’ennesimo lockdown, che i residenti del grande centro cittadino riversano in una condizione di vita estremamente precaria.

Shanghai sta quasi per diventare invivibile. L’intera area è stata letteralmente paralizzata dalla massima misura restrittiva e dal duro regime di controllo locale. L’amministrazione della capitale economica inneggia, sin dall’inizio della crisi pandemica, a favore di una campagna d’azione “Zero Covid” e non ammette libertà invece ammesse in qualsiasi altra zona del mondo. Tutto ciò nonostante i casi Covid nella megalopoli siano “appena” 23mila.

Covid

Covid (@Shutterstock)

Shanghai, una città cosparsa dall’inquietudine

I residenti devono rimanere a casa, tutte le attività non fondamentali sono chiuse e il trasporto pubblico sospeso. Il blocco iniziato quasi due settimane fa vincola i cittadini a uno stato di segregazione inimmaginabile. Selvaggia Lucarelli, scrittrice e giornalista, con un post sul proprio profilo instagram ha provato a illustrare alcune delle incredibili situazioni tipo cui sono sottoposti gli sciangaiesi. Bambini positivi prelevati forzatamente dalla propria abitazione, animali da compagnia soppressi come fossero privi di un’anima, letti di cartone e arrangiamenti indicibili in strutture per positivi… raccontano perfettamente la realtà cinese di queste settimane.

Le proteste cittadine, si lotta con la dittatura

Oggi, domenica 10 aprile, dopo giorni di paura e isolamento la rabbia è esplosa tra i cittadini. Uomini e donne con gravi problemi per procurarsi cibo di grado essenziale hanno scelto di insorgere, affrontando in una guerriglia urbana la resistenza delle forze dell’ordine.

Il giornalista Ian Bremmer, pubblicando su twitter un video ritraente gli scontri, ha così commentato l’evento: “Rivolta per il cibo a Shanghai, la città più grande e ricca della Cina, sotto il blocco Covid“.

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di Gabriele Nostro

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