fbpx Coppe Europee: i top e flop tra le italiane per la quarta giornata, dalla Champions League alla Conference
Sport

Coppe Europee: i top e flop tra le italiane per la quarta giornata, dalla Champions League alla Conference

di Piergiuseppe Pinto

Condividi con chi vuoi

Anche la quarta giornata di Champions League è finita in archivio. Le italiane sono passate da un martedì da incubo ad un mercoledì da sogno: prima il disastro della Juventus e il Milan che stecca, ma nella serata di ieri Napoli e Inter sono riuscite a risollevare la situazione, con la situazione in Europa League e Conference League ancora più indefinita considerando Roma, Lazio e Fiorentina. Ecco quindi i migliori e i peggiori delle italiane in questi incontri europei…

Coppe Europee: i migliori delle italiane, dalla Champions League alla Conference…

LAUTARO MARTINEZ: a digiuno di gol dal 30 agosto, sceglie forse il momento migliore per tornare a segnare in nerazzurro. Il palo più palo, frutto di grande lucidità, abilità e forza fisica, manda avanti l’Inter, ma non contento confeziona anche l’assist del momentaneo 2-3, regalando un pallone perfetto a Gosens. Questo è il Toro di cui hanno bisogno Dzeko e compagni, specialmente con Lukaku out

BARELLA: onnipresente. Sceglie un approccio da guerriero e non lo abbandona mai, o quasi. È lui che si trasforma in attaccante e, sfruttando l’errore di Piqué, rimette in partita i suoi, suonando la carica per l’Inter che gioca un secondo tempo da favola.

KVARATSKHELIA: in georgiano è la sorpresa di quest’anno. Sette gol e sette assist in tredici presenze stagionali lo consacrano, al momento, come uno dei migliori giocatori in Italia. Kvara però, non sembra accontentarsi e vuole anche l’Europa, e continua a dimostrarlo partita dopo partita. Contro l’Ajax infila un gol e un assist, regalando al Napoli gli ottavi di Champions League con due giornate di anticipo. Incontenibile.

OSIMHEN: il nigeriano entra bene, si divora un gol da pochi metri ma poi, con grande abnegazione e grinta si va a prendere la rete che gli mancava da 52 giorni. Un segnale di ripresa netto, anche se ora, con Simeone e Raspadori in forma, dovrà lottare ancora di più per una maglia da titolare…

IMMOBILE: più che per il rigore, comunque importante per prendere un punto in casa contro lo Sturm Graz, per l’ennesimo record. Ciro è una macchina da gol, da numeri, da primati. Con la rete agli austriaci diventa il miglior marcatore nelle competizioni UEFA della Lazio, staccando un certo Simone Inzaghi. Il prossimo obbiettivo è superare Chinaglia, cioè il top scorer di tutti i tornei internazionali per i biancocelesti. E solo un grande intervento di Siebenhandl in apertura di match evita un’altra rete dell’attaccante biancoceleste.

NICO GONZALEZ: la doppietta contro gli Hearts può essere il segno del definitivo ritorno di uno dei protagonisti dello scorso finale di stagione per la Fiorentina. Bravo a sfruttare l’assist di Jovic, elegante nel trasformare il calcio di rigore che serve più alle statistiche che a chiudere la partita contro gli scozzesi, già ampiamente compromessa per gli ospiti. Due reti che mettono “in difficoltà” Italiano, che spera di ritrovare in Serie A le stesse giocate e gli stessi numeri della Conference League. Nico Gonzalez sembra l’uomo giusto per la Viola.

 

Victor Osimhen (@Shutter Stock)

 

… e i peggiori

JUVENTUS: è impossibile scegliere solo due giocatori da bocciare. Il tonfo dei bianconeri in Israele ha fatto troppo rumore, e nessuno si salva. La situazione sembra ormai precipitata, con la Juve che è virtualmente fuori dalla Champions League e lontana dal primo posto in Serie A. Serve un’inversione di rotta decisa per rialzarsi e riorganizzare il futuro, che sembra più buio che mai

TOMORI: sì, il rosso è eccessivo e potremmo discuterne per ore davanti alle moviole. Ma l’errore è stato comunque commesso, perdendo Mount e usando, forse, un po’ troppo le mani e il mestiere sul trequartista inglese…

GIROUD: se in Serie A sta facendo un gran bene, nella serata europea di martedì stecca un po’. La Champions è spietata e lui un po’ meno, sprecando due volte, sia sullo 0-1 che sullo 0-2. Viene sostituito al 62′, e ora è chiamato a riscattarsi in campionato e nelle prossime giornate; sarà necessario vincere entrambi gli incontri per non abbandonare il sentiero europeo.

ABRAHAM: Mourinho, nel post partita, ha definito la coppia composta dall’inglese e da Belotti “un disastro”. Colpe da suddividere con l’ex Torino, per carità, ma l’ex Chelsea continua il suo momento di digiuno e un’altra partita senza reti pesa, soprattutto dopo un 1-1 non da buttare, ma comunque non ottimale per la Roma in Europa League. Servono i suoi gol, in campionato e in coppa.

LAZZARI: vedere Tomori. Anche lui è vittima di un’erratissima valutazione da parte del direttore di gara, ma lui appare troppo nervoso. Prende già un giallo in apertura per un’altra strattonata con un giocatore dello Sturm Graz, poi reagisce (ma in maniera per nulla sanzionabile) e si fa espellere. La Lazio, prima di questo episodio, era in controllo; la speranza è che questo episodio non comprometta il cammino europeo dei biancocelesti…

Per essere sempre aggiornato sulle news provenienti da tutto il mondo continua a seguirci su Nasce, Cresce, Calcia.

Potrebbero interessarti anche:

© RIPRODUZIONE RISERVATA

Condividi con chi vuoi