di Michele Messina
Benvenuti in questo terzo appuntamento con Bloodborne 2, il seguito immaginato dalla redazione di Nasce, Cresce, Respawna. In questo episodio affronteremo i punti cardine di tutte le opere di From Software: la Lore, quasi sempre oscura e da scoprire pian piano, a cui accenneremo soltanto (come farebbe il buon Hidetaka) e i primi passi nel vero e proprio mondo di gioco.
I nuovi dei di Bloodborne
Nel Sogno del Cacciatore, oltre ad ottenere le prime armi del gioco, faremo anche la conoscenza dei “nuovi residenti” del posto. Un volto familiare ci accoglierà dentro il sogno. Distesa su un letto all’interno dell’officina troveremo Marie, gelida come la morte e bianca come la luna. “Hai bisogno di conoscenza”. Un messaggio sul pavimento avverte il nostro cacciatore, alcuni di voi sapranno già a cosa si riferisce. Ma tenete il segreto per voi, per tutti gli altri, invece, vi lasceremo al brivido della scoperta, qualora un giorno, doveste giocare a Bloodborne.
Tornerete spesso in questo posto, imparerete ad apprezzarlo e con attenzione, ne scoprirete i segreti. Oltre a Marie, che sarà un po’ nostro il nostro “Araldo di Smeraldo”, giusto per citare un sequel, un’altra entità vi contatterà all’interno del sogno. Il Nuovo Antico si presenterà a voi, col progredire della trama. Vi aprirà la mente, sperando di non farvi impazzire, come succede alle vittime di Cthulhu, personaggio che ha ispirato gli dei antichi del primo Bloodborne. Il Nuovo Antico vi guiderà, se glielo permetterete durante la vostra missione, vi indicherà la strada e, forse, vi renderà partecipi dei sui intenti. Ovviamente, tutto questo verrà affrontato nel corso del gioco, come è giusto che sia, secondo i canoni narrativi di From Software.
Le divinità in Bloodborne 2 saranno oscure come nel predecessore, ma riuscirete a scontrarvi con alcune delle minori. Ma per farlo, dobbiamo ricominciare il nostro viaggio. In marcia, cacciatori. La prima sezione del gioco sarà ambientata per i quartieri di Gravenrock. Dovrete scendere dal punto più alto della città, dove si trova la Chiesa della Purificazione e raggiungere i limiti della città. Da là, vi avventurerete verso l’ignoto, per scoprire il segreto della piaga e capire cosa è successo a Yharnam.
Dalla Chiesa della Purificazione, attraverserete i quartieri residenziali di Gravenrock, protetti dai fedeli o da quello che ne resta. La città non è più viva; eppure brulica di movimento: le bestie si muovono a branchi e le trappole si attivano dietro ogni angolo. Perché Gravenrock era preparata, o così credevano. I quartieri residenziali serviranno a farvi le ossa. Per uscire dalla città però, dovrete raggiungere i Cancelli ad Est. Andate verso la piazza centrale, una volta sede degli eventi indetti dalla Chiesa della Purificazione. La festa occupava tutta la piazza e i quartieri vicini, mettendo in mostra il meglio della città. Un focolaio, però, si diffuse durante la fiera: resto tutto imbandito, ma abbandonato, in mano alle belve. La lotta continua.
Raggiunta la piazza, vi troverete su uno largo spiazzo, sembra un’unica via verso la fine della fiera. C’è una barricata davanti a voi, una porta spalancata. Pochi passi ed avete raggiunto la porta, pronti ad attraversarla, ma venite interrotti. Uno scossa paralizza il vostro cacciatore, come quelle che infliggete alle bestie usando lo Scarecrow Teaser. Fate appena in tempo a riprendere il controllo, che due infetti saltano su di voi, una schivata sbagliata e… Sei Morto.
Come è prassi per i souls-like ufficiali, le nuove meccaniche vanno fatte provare con mano. Una delle novità legate al gameplay sarà la presenza di trappole elettriche. Create dalla Chiesa nei primi anni della piaga, troverete queste macchine mortali per tutto il gioco. La Chiesa della Purificazione ha dato vita a talenti dell’ingegneria, come il saggio Iulo, che hanno messo le loro conoscenze al servizio della città. L’aspetto più pratico per quello che riguarda il gameplay sarà il fatto che le trappole si attiveranno anche sui nemici. Potranno rivelarsi utili per avere qualche secondo di respiro durante uno scontro ostico. Fortunatamente, una volta imparato a riconoscerle, basterà un classico roll per attraversarle incolumi. Superata la fiera, raggiungerete i Cancelli ad Est. Attraversarli sarà probabilmente semplice, ma poi dovrete proseguire verso l’esterno. La vostra missione inizia adesso.
Gli oscuri segreti di Gravenrock
Lasciata la città, dovrete raggiungere quello che una volta era il luogo in cui sorgeva Yharnam, la città infetta. Il tragitto non sarà facile, dovrete attraversare la foresta proibita, un luogo che la Chiesa ha vietato di visitare, dove il male si annida.
Giunti alla foresta, farete presto la conoscenza dei sui abitanti, esseri mutati di cui non eravate a conoscenza. Possibile che gli studi della Chiesa non abbiano avuto interesse in questo luogo? Altre domande si aggiungono alla lista di misteri che dovrete scomporre per arrivare alla verità. Proseguendo attraverso i sentieri della foresta, raggiungerete delle vecchie rovine, situate in un largo spiazzo nel centro della foresta. Edifici abbandonati, da prima che la piaga raggiungesse Gravenrock, eppure così familiari.
“Vecchie Rovine”
Dovrete esplorare le rovine per proseguire nel vostro viaggio, scontrarvi con gli abitanti della foresta e sconfiggere quello che sembra essere il loro capo.
Eccoci arrivati ad uno dei punti fondamentali del nostro Bloodborne 2, i boss, le creature più potenti del gioco. Il primo Bloodborne ci ha abituati ad un certo stile ricorrente nei boss, da un lato le “Bestie”, dall’altro le “Divinità”. I boss della prima classe sono i più ferali, con vistose caratteristiche animali, spesso umani completamente, o quasi come, Padre Gascoigne, trasformati dalla piaga. Dall’altro lato abbiamo i boss più ispirati al tema lovercraftiano, come Rom il Ragno Ottuso e la stessa Presenza della Luna. La trama di questo secondo Bloodborne avrà una maggiore presenza di essere sovrannaturali, forse nati dopo la fine del precedente capitolo. Ma ovviamente, è necessaria anche la presenza di alcune belve, magari modificate dalla scienza della Chiesa della Purificazione. Quello che sicuramente mancherà sarà Micolash, perché diciamocelo, quel tipo aveva una colombaia come elmo.
Uno dei primi boss al di fuori della città, sarà l’Adepto di Iulo, un essere nato dagli esperimenti della Chiesa ed orribilmente mutato dalla piaga. Questo boss apparterrà alla prima categoria, sarà un belva, ma a differenza di quelle presenti nel predecessore, non sarà interamente “umano”. L’Adepto di Iulo, come si evince dal nome, era uno dei seguaci del saggio a cui dobbiamo lo Scarecrow Teaser. Un essere enorme, mutato dalla piaga che gli ha “donato” le caratteristiche lupine già viste nel primo Bloodborne. Ma il corpo dell’Adepto racconta un’altra storia. Una creatura coperta di peli, ma stranamente anche di tubi e cavi, come un esperimento fallito. Il petto aperto, con le ossa sostituite da una gabbia metallica, inserti in rame che percorrono gli arti superiori. Nonostante la stazza, sembra che una delle zampe posteriori sia stata completamente sostituita con una protesi meccanica.
La Chiesa della Purificazione non si è limitata a cercare una cura, qualcuno ha deciso di voler imbrigliare il potere della piaga. L’Adepto sembra essere stato sottoposto ad atroci modifiche, forse per sopravvivere alla piaga o per trasformarlo in un arma. Non è improbabile che durante il corso del gioco troviate altri esseri che hanno subito la stessa sorte, forse proprio per mano della Chiesa.
Adesso però, non è il tempo delle domande, dovrete imbracciare le armi e combattere. Purificate cacciatori, purificate.
Finisce qui il terzo appuntamento con Bloodborne 2, nel vivo dell’azione. Abbiamo scoperto alcune nuove meccaniche di gioco e qualche idea interessante. Fateci sapere la vostra, su quali potrebbero essere i nuovi boss di Bloodborne 2, sempre su Nasce, Cresce, Respawna.
Qui potete trovare gli episodi precedenti:
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