Cinema & Serie TV

BigBug, la recensione: anche le macchine hanno un cuore

Uno sci-fi “senza pretese” bello da vedere

Il mondo del racconto non viene mai approfondito al meglio e questo porta ad una risoluzione finale molto simpatica e rapidissima. Sicuramente “BigBug” non è lo sci-fi che si lascia andare a grandi chiarimenti, però una spiegazione più approfondita di determinati elementi, avrebbe reso il lavoro di Jeunet decisamente migliore rispetto al risultato finale.

Ma nonostante queste pecche, “BigBug” è una pellicola con un buon ritmo e soprattutto bella da vedere. Le ambientazioni sci-fi rétro coloratissime che ricordano gli anni 50, rendono il tutto visivamente intrigante e godibile. La combinazione di “vecchio” e “nuovo” è una caratteristica, da un punto di vista visivo, che nel genere della fantascienza oltre ad avere un suo fascino, si rivela decisamente efficace nell’organico dell’intera pellicola.

Questa combinazione è possibile trovarla anche nei Mecca. Gli androidi e robot protagonisti del film alternano uno stile classico ad uno decisamente più moderno e avanzato. Anche il design delle auto volanti, si rivelerà essere molto classico ritrovando delle versioni volanti di due auto iconiche delle Citroën, tra cui la famossisima 2CV.

Considerazioni finali

“BigBug” è una pellicola intelligente e divertente. Con un buon ritmo, il film diretto da Jean-Pierre Jeunet racconta un conflitto tra uomo e macchina, dove però la maggior parte delle macchine vuole essere umana, mentre l’uomo si rivelerà l’esatto opposto. Attraverso un lockdown e una satira ben congeniata, la pellicola racconta non solo di noi stessi e del rapporto con la tecnologia, ma anche del brutto periodo vissuto a causa della pandemia. Il combinare elementi rétro alla fantascienza si riveleranno vincenti, mostrando una pellicola decisamente ispirata sul fronte design. Meno ispirato invece è il tema della IA ribelle, che si rivelerà molto famigliare per il pubblico. Infine la sceneggiatura tratta con satira i suoi personaggi, ma questi non crescono del tutto presentando così una scrittura approssimativa, come anche per alcuni elementi all’interno del film.

Pro

  • Sfruttare il genere per trattare ognuno di noi attraverso la satira;
  • Il design delle ambientazioni;
  • Il ritmo della pellicola.

Contro

  • Sceneggiatura approssimativa su personaggi e alcuni elementi del film;
  • Uno dei temi della pellicola è molto familiare allo spettatore.

In basso trovate le nostre ultime recensioni:

Per altre recensioni e restare sempre aggiornato sulle news provenienti da tutto il mondo, continua a seguirci su Nasce, Cresce, Streamma.

di Gabriele Di Nuovo

Pagina: 1 2 3

Gabriele Di Nuovo

Articoli Recenti

  • Gaming

PlayStation 5: nessun gioco first party quest’anno!

Durante l'ultimo incontro finanziario, il CEO ad interim di PlayStation ha confermato quanto già dichiarato…

2 giorni fa
  • Attualità

IA: più della metà degli studenti italiani utilizza ChatGpt per svolgere i compiti

L'intelligenza artificiale sta senza dubbio rivoluzionando il mondo, senza tralasciare nessun settore. Uno dei più…

3 giorni fa
  • Attualità

San Donà di Piave, bambini spostano per gioco dei cartelli stradali: traffico in tilt!

A San Donà di Piave, in provincia di Venezia un gruppo di ragazzini ha spostato…

3 giorni fa
  • Attualità

Roma è la migliore città da visitare a piedi, altre 5 italiane in top 100

Vi siete mai chiesti quale fosse la migliore città al mondo da esplorare a piedi?…

3 giorni fa
  • Attualità

Francia, iscrivono 4 pecore a scuola per evitare che venga chiusa

A Nitting-Voyer-Hermelange, Francia, sono state iscritte a scuola dai genitori degli alunni quattro pecore. Gli…

3 giorni fa
  • Sport

Pallone d’Oro, France Football vuole riassegnare quello del 2020

La notizia trapelata nelle ultime ore potrebbe a breve diventare ufficiale: France Football starebbe seriamente…

3 giorni fa