fbpx Top 6 NCR: i boss più difficili di Sekiro: Shadows Die Twice - Page 2 of 2
Gaming

Top 6 NCR: i boss più difficili di Sekiro: Shadows Die Twice

di Lorenzo Fazio

Condividi con chi vuoi

3. Grande Shinobi Gufo

Potremmo dire che sia Genichiro che la Falena siano due boss che sfruttano la nostra inesperienza per sconfiggerci. Non a caso, quando reincontreremo l’erede del Clan Ashina a fine gioco, saremo proprio noi a “bullizzarlo”. Il suo pattern di mosse forse ci spaventava all’inizio del gioco, ma dopo aver sconfitto (letteralmente) delle divinità, non ci mette più paura. Il Grande Shinobi Gufo, al contrario, è un nemico che sarà sempre più forte di voi. Non importa a quale NG+ siate arrivati o quanto vi sentiate fiduciosi nelle vostre capacità, il Gufo troverà sempre un modo per stupirvi.

D’altronde, Gufo è il padre adottivo di Lupo, colui che lo salvò dal campo di battaglia e gli diede una nuova ragione di vita. Anche lui è uno shinobi e, pertanto, utilizza i nostri stessi trucchetti. L’appellativo di “Grande Shinobi” poteva farcelo intuire, ma al primo contrattacco Mikiri che ci infligge siamo tutti rimasti a bocca asciutta. Fino ad ora, quella mossa, era stata il nostro asso nella manica! Ma non solo userà questa abilità shinobi: vi stordirà con le vostre stesse castagnole, vi avvelenerà quando meno ve lo aspettate e vi impedirà di usare le vostre fiaschette curative.

Si sa, in un gioco From, per vincere contro un boss, dobbiamo conoscere bene il suo moveset: ma in questo caso è il boss a conoscere il nostro! Anche contro il Gufo morirete diverse volte, ma la sensazione sarà sempre quella di essere stati sconfitti da un degno avversario, oggettivamente migliore di voi. Niente rabbia, niente frustrazione, nessun rage quit: quando perdete, tirate un respiro profondo e andate avanti. Git gud.

 

sekiro

2. Demone dell’Odio

Duelli leali, nemici rispettosi, battaglie epiche. Sekiro, fino al suo boss finale, ci abitua ad una qualità altissima. Con questo boss opzionale, seppur l’opinione nei suoi confronti sia molto divisa, questo filone si perde, ricadendo nel caos. Il Demone dell’Odio, come molti suoi detrattori dicono, “non è un boss di Sekiro. Ma cosa intendono dire? Semplicemente, contro di lui, tutto quello che avevamo imparato nelle ore di gioco precedenti, non si può applicare. Ma non in una maniera simile a quella che abbiamo subito, con la Scimmia Guardiana, bensì in una molto più fastidiosa e disordinata. Quella maestria che ci veniva chiesta nella scelta di ogni singola mossa, quella poesia nel riuscire a deflettere perfettamente qualsiasi colpo avversario… dimenticate tutto.

Il Demone dell’Odio (nel bene e nel male) sembra uscito direttamente da un Dark Souls. I suoi feroci attacchi sono impossibili da deflettere e la sua Postura è così difficile da scalfire che va quasi ignorata. In più, il danno inflitto dallo status di bruciatura sarà costantemente una rogna per i vostri Punti Vita e, con il progredire dello scontro, la situazione va solo a peggiorare. Una boss fight estremamente difficile ma che, contrariarmente a tutte le altre in questa lista, ci irrita profondamente. E voi cosa ne pensate di questo Demone? Uno scontro giusto o totalmente evitabile?

1. Isshin Ashina

Non c’è nulla da dire su questo boss. È semplicemente ciò che più si avvicina alla perfezione del design videoludico. Se qualcuno dovesse mai dubitare della bravura di Miyazaki e venirvi a dire che “Sì dai, ma Sekiro non se lo meritava così tanto il Game of the Year“, cercate su YouTube una gameplay di questa boss fight e mostrategliela. Isshin Ashina è la boss fight finale di questo meraviglioso videogioco e come tale riesce a riassumere perfettamente le emozioni provate lungo tutto il vostro viaggio. Questo non è un duello, è un’elegante danza all’ultimo sangue. Capostipite del Clan Ashina, “il Maestro” renderà onore al suo nome, sferrandovi fulminei fendenti, senza lasciarvi un attimo per riprendere fiato.

Isshin Ashina ha il ridicolo numero di tre barre della vita e ognuna di queste sbloccherà nuovi attacchi nel suo vasto moveset. Fendenti con la spada, attacchi ad area con la lancia, colpi a distanza con la pistola: per qualunque vostra mossa, Isshin avrà un modo per neutralizzarvi. Ma arrivati a questo punto del gioco, è inutile dirvi di non demoralizzarvi. Se siete riuscite davvero a comprendere il senso del boss design di Sekiro, saprete anche che, come qualunque altro nemico, anche Isshin ha dei punti deboli. Anche lui può essere sconfitto. Non demordete, non esitate!

Apprezzate ogni singolo istante di questo maestoso duello, perché quando finalmente sferrerete il colpo fatale sarete sì ricolmi di gioia, ma vi sentirete inondati da un profondo senso di nostalgia. Da una parte, la gioia di aver sconfitto questo macigno di videogioco sarà incontenibile. Dall’altra, vi renderete conto che ogni vostra prossima avventura dovrà mettersi a confronto con un tale capolavoro tecnico e visivo e difficilmente lo supererà. Per fortuna che è uscito Elden Ring, insomma.

 

sekiro

Conclusioni

Per concludere questa carrellata di morte, dolore e sofferenza (ma anche tanto divertimento), ci teniamo a ricordarvi di continuare a supportarci sulla nostra pagina Instagram e continuando a fare di Nasce, Cresce, Respawna la vostra primaria fonte di notizie riguardo al mondo del gaming. Se siete anche voi appassionati di videogiochi e avete apprezzato ciò che avete appena letto, siete nel posto giusto! Qui di seguito potete trovare altri approfondimenti che vi potrebbero interessare:

© RIPRODUZIONE RISERVATA

« Pagina Precedente 

Condividi con chi vuoi