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Top 6 NCR: i boss più difficili di Sekiro: Shadows Die Twice

di Lorenzo Fazio

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Nella nostra recente MiniCup tra i titoli di From Software, Sekiro: Shadows Die Twice è stato battuto al primo turno da Bloodborne, pur cumulando quasi il 40% dei voti. Una lotta davvero serrata, ma che ha visto il nostro povero Lupo venir sconfitto. Nulla di nuovo: da bravo protagonista di un gioco From, anche Lupo è abituato a venir sconfitto. Quante volte, infatti, avete visto comparire sul vostro schermo il kanji “Morte”? Lì solo per ricordarvi quante botte state prendendo dall’ennesimo boss che vi blocca la strada. Solo per ricordarvi quanto siete “scarsi”.

Ma non vi preoccupate, l’intera community è con voi: Sekiro è ritenuto, quasi all’unanimità dei voti, il titolo di Miyazaki e colleghi più difficile di sempre. Il suo gameplay innovativo e i suoi spietati nemici hanno fatto sì che anche il più esperto dei videogiocatori si ritrovasse alle prime armi. Sconfitta dopo sconfitta, però, le meccaniche di questo titolo riescono a entrarci nella testa, riusciamo a comprenderle… o almeno ce ne illudiamo. Ogni qualvolta ci inganniamo di avere in mano la situazione, ecco che ci compare di fronte un boss ancora più difficile. Ecco allora quelle che, secondo noi, sono le boss fight più difficili di Sekiro: Shadows Die Twice.

6. Genichiro Ashina

Come potremmo non mettere in una Top 6 del genere lui, il nipote del leggendario Isshin Ashina, fondatore del Clan che si ribellò al Governo Centrale. Genichiro Ashina è il primo vero boss che incontriamo nel gioco… dopo neppure una mezz’oretta. Dopo averci insegnato le basi del combattimento (attacco con R1 e parata con L1!), ecco che i game designer ci scaraventano in questo tremendo scontro all’ultimo sangue. Ancora disorientati dalle nuove meccaniche di gioco, tutto quello che possiamo fare in questa suggestiva arena illuminata dal chiaro di luna è farci trucidare dalla katana e dalle frecce di Genichiro. Non impegnatevi neppure a cercare di sconfiggerlo: la vostra sconfitta è scriptata. Ma nessuna preoccupazione, più tardi nel gioco lo rincontrerete e, forti come non mai, lo sconfiggerete subito! Più o meno…

Il caro Genichiro, infatti, comparirà altre due volte come boss. La prima volta, molto probabilmente, vi riserverà un trattamento simile a quello di inizio gioco (cioè una morte inequivocabile). Con molta pazienza, però, potreste riuscire a sconfiggerlo… solo per scoprire che ha una seconda fase in cui il suo moveset cambia completamente e, oltre a infilzarvi e farvi a fettine, ora vi potrà anche friggere con i fulmini di Tomoe! Ma come ci si può arrabbiare per una seconda fase di un boss così difficile quando è così spettacolare? L’arena si circonda di saette, Genichiro perde la sua armatura rivelando la sua naturale Immortale e l’unico modo per sconfiggerlo è rimandargli indietro le sue folgori. Sì, questa boss-fight ti fa rimpiangere i bei tempi passati in compagnia di Lady Maria di Bloodborne, ma ti fa anche capire che genere di gioco stai giocando.

 

sekiro

5. Scimmia Guardiana

Insomma, quello contro Genichiro è un combattimento a dir poco epico. Fulmini, spade, sangue e vendetta! Che spettacolo per gli occhi e per il gamepad. Bene, lo scontro con la Scimmia Guardiana è l’esatto opposto. Se con Genichiro (e quasi tutti gli altri boss del gioco) ci immergiamo in un duello alla pari tra due spadaccini, qui siamo di fronte ad un animale, in tutta la sua bestialità. Questa imponente creatura è veloce, feroce e non proverà alcuna pietà per il vostro corpo martoriato. In questo combattimento non c’è nulla di elegante: la Scimmia Guardiana vi lancerà addosso addirittura le sue feci e si scaraventerà addosso a voi, schiacciandovi per terra. E anche qui, ancora una volta, dovrete dimenticare tutto quello che avevate imparato. Stavate imparando il giusto tempismo per deflettere i colpi nemici? Bene, è stato tutto inutile: la maggior parte degli attacchi della Scimmia non possono essere parati.

“Tutto sommato, però, questo scimmione non è stato così difficile.” Se questo è stato anche il vostro pensiero dopo avergli mozzato la testa, l’intera community vi è vicina. Dopotutto, se uno dei temi del gioco è l’Immortalità, perché non sfruttarla? Giusto il tempo per esultare alla scritta “Esecuzione Shinobi” e per stranirci di non star ricevendo alcun drop, ed ecco che il suo corpo disarticolato riprenderà vita, impugnando nelle mani il suo cranio mozzato e la spada che avete usato per decapitarla.

Ma quello che più ci lascia a bocca aperta e riuscire a intravedere, anche in uno scontro così brutale e disumano, un ordine ben preciso. Capire quali colpi schivare e quali deflettere; quando allontanarsi per evitare un suo attacco e quando le si può sferrare un paio di colpi. Questa è la maestria di From Software: il giusto equilibrio tra spettacolarità, ordine e orrore.

4. Falena

Torniamo ai duelli contro degli esseri umani con questa stupenda boss-fight nella Tenuta di Hirata. La Falena, a ben vedere, è un nemico forse più semplice da battere rispetto a Genichiro, ma come ormai il gioco ci ha insegnato, tutto dipende da noi. È il nostro livello di abilità a determinare davvero la difficoltà di questi nemici e la Falena ci coglie completamente impreparati. Alla Tenuta di Hirata, infatti, ci possiamo arrivare nelle primissime ore di gioco, quando ancora non abbiamo capito cosa stiamo realmente giocando. Pensiamo ancora che, essendo sviluppato da FromSoftware, in Sekiro potremo giocare come nei Soulsborne. Da Demon’s Souls fino a Bloodborne, alla fine, la struttura è sempre stata quella: se siamo stati capaci di battere Gael, perché dovremmo avere difficoltà con il secondo boss del gioco?

Ecco, la Falena serve a insegnarci questa importante lezione. Proprio come istruì Lupo alle Arti Shinobi, a noi giocatori fa comprendere come Sekiro va giocato. Nel silenzio rombante dell’arena, veniamo sconfitti senza neppure rendercene conto dai suoi veloci e leggiadri attacchi. Capiamo che spammare colpi non serve a nulla, che la barra a cui dobbiamo stare attenti non è quella della Vita, ma quella della Postura. Capiamo che non importa se un nostro colpo non fa molto danno e che, con il giusto tempismo, possiamo deflettere anche il più veloce dei suoi kunai. Capiamo, in poche parole, che stiamo giocando a qualcosa di totalmente nuovo, che ci fa sentire di nuovo ragazzini alle prime armi.

 

LA TOP 6 PROSEGUE NELLA PROSSIMA PAGINA

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