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Tokyo, un ristorante di ramen vieta l’uso dello smartphone ai clienti

di Melissa Marocchio

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Lo scorso 16 marzo Kota Kai, proprietario del Debu-chan di Tokyo ha deciso di vietare l’uso degli smartphone durante la consumazione per velocizzare il tempo in cui i suoi clienti rimangono seduti al tavolo così da liberarlo prima, soprattutto nelle ore di maggior affollamento del ristorante. Il titolare del locale specializzato nel servire Hakata ramen, ha preso molto seriamente una regola non detta che vige nei ristoranti di ramen giapponesi: “mangia velocemente e vattene“, tanto da calcolare il tempo impiegato dai suoi clienti per mangiare.

Una perdita di tempo davanti allo smartphone

“Una volta, quando eravamo impegnati, abbiamo notato una persona che non ha iniziato a mangiare per quattro minuti”, ha spiegato il titolare, come riporta Skytg24, aggiungendo che il cliente stava guardando dei video sul suo telefono mentre il piatto di ramen si raffreddava davanti a lui.

A primo impatto potrebbe sembrare una regola insignificante, ma per Kai non lo è: la portata principale del ristorante, l’Hakata ramen, è un tipo di ramen regionale della prefettura di Hakata nel Giappone occidentale, che secondo lui è un “cibo nato per le persone impazienti“. Inoltre, il Debu-chan può ospitare fino a 33 posti a sedere, perciò è piuttosto grande per un ristorante di ramen di Tokyo e, come ammette Kai, non è insolito nelle ore di punta avere almeno 10 persone in fila che attendono che si liberi un posto.

Si possono fotografare i piatti

All’interno del ristorante non è presente un vero e proprio cartello che riporti il divieto, ma, come spiega il titolare “Quando i posti sono pieni e vedo persone che smettono di mangiare mentre fissano i loro smartphone, dico loro di fermarsi”. Rimane comunque la possibilità di fotografare il ramen appena servito, purché non si resti con lo sguardo sul telefono per tutta la durata del pasto. In questo caso la persona viene invitata a mangiare altrove.

I noodles sottili che vengono serviti sono larghi solo un millimetro, quindi iniziano ad allungarsi e rovinarsi molto rapidamente. Secondo questa logica, aspettare quattro minuti potrebbe portare a un pasto scadente. Lo stesso Kai non pensa però che le persone rimangano intenzionalmente a fissare lo smartphone per rovinare le sue pietanze o per far attendere gli altri in fila. “Penso che si stiano solo rilassando e cenando nel modo che preferiscono, ma un ristorante non è casa tua”, ha sottolineato il ristoratore.

Divieto dello smartphone: non è la prima volta

Debu-chan non è il primo posto a vietare l’uso degli smartphone durante i pasti. Già nel 2017 un avamposto di McDonald’s a Singapore aveva pubblicato una campagna simile: “Phone off. Fun on” (Telefono spento. Divertiti). Il negozio aveva installato armadietti per smartphone dove i clienti potevano riporre i propri dispositivi mentre mangiavano. Tutto ciò venne fatto perché le persone trascorressero più tempo a concentrarsi sui propri figli.

Le restrizioni sugli smartphone non riguardano, però, solo il cibo. Infatti, nel 2021, il distretto Adachi di Tokyo ha emesso un’ordinanza contro le persone che usano il telefono mentre camminano o vanno in bicicletta.

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