fbpx The Outer Worlds: il GDR sci-fi di Obsidian che merita la vostra attenzione
Gaming

The Outer Worlds: il GDR sci-fi di Obsidian che merita la vostra attenzione

di Riccardo Rizzo

Condividi con chi vuoi

Nel 2019, “The Outer Worlds” è stata una piacevolissima sorpresa. Uscito in concomitanza di opere come “Death Stranding” e “Star Wars Jedi Fallen Order“, il titolo di Obsidian Entertainment è comunque riuscito a ritagliarsi un’importante fetta di pubblico. Dopo essere uscito nel 2020 anche su Nintendo Switch, il 7 marzo 2023 il gioco è stato aggiornato anche per PS5, Xbox Series X/S e PC con la “Spacer’s Choice Edition“. Per l’occasione, scopriamo perché “The Outer Worlds” è uno dei più interessanti GDR in prima persona degli ultimi anni e perché dovreste giocarlo se ancora non lo avete fatto.

The Outer Worlds: il futuro è tra le stelle

L’importanza e la qualità di “The Outer Worlds” sono deducibili già solo analizzando il team di sviluppo: Obsidian Entertainment.  Lo studio, ora di proprietà di Microsoft, in precedenza ha lavorato a “Fallout New Vegas“, da molti ritenuto come uno dei capitoli più belli della serie targata Bethesda, “Star Wars: Knights of the Old Republic II“, “Neverwinter Nights 2“, “Pillars of Eternity” e “South Park: il bastone della verità“. Il legame della software house con il brand di Fallout e con i giochi di ruolo, invero, è molto più antico, tanto che risale alla fine degli anni Novanta. Alcuni suoi fondatori hanno infatti partecipato allo sviluppo dei primi capitoli della serie post-apocalittica ai tempi di Interplay e Black Isle Studios.

The Outer Worlds

Di fatto, “The Outer Worlds” potrebbe essere considerato come un “Fallout apocrifo”. Il titolo si presenta come un gioco di ruolo in prima persona ambientato nella Galassia di Alcione, ormai colonizzata dall’uomo e governata da potenti corporazioni. L’ambientazione e l’atmosfera che ne derivano sono, probabilmente, i più grandi punti di forza della produzione. Le varie aree esplorabili, infatti, sia quelle più grandi sia quelle più circoscritte, hanno un fascino sensazionale. Esplorare la colonia di Rosetta, scoprire le tecnologie più avanzate nel laboratorio di Phineas Welles e scoprire il lusso di Bisanzio: “The Outer Worlds” ha un world building (o un galaxy building in questo caso) davvero fantastico.

L’esplorazione è favorita poi dalla presenza di una serie di missioni secondarie molto interessanti. In particolare, degne di nota sono quelle dedicate ai vari compagni che aiutano il giocatore durante l’avventura. Queste hanno una struttura molto profonda, e permettono di approfondire la lore dell’universo e dei singoli personaggi.

Il destino della colonia di Alcione

Di per sé anche la trama principale è molto interessante, con i toni ironici tipici delle produzioni Obsidian. Le vicende di gioco riescono a catturare il giocatore, invogliandolo a proseguire fino al raggiungimento dei titoli di coda. La progressione, invero, è scandita da alcune scelte morali fondamentali, capaci di stravolgere lo svolgimento degli eventi. Il destino della colonia di Alcione e della Speranza, la nave da trasporto i cui coloni (tra cui il o la protagonista) sono rimasti in ibernazione per oltre settant’anni, quindi, è nelle nostre mani.

Un altro punto di forza del gioco è il gameplay. Con un sistema di combattimento non paragonabile a quello degli fps più puri, come “Doom” o “Wolfenstein“, lo shooting di “The Outer Worlds” risulta comunque divertente e ben riuscito, soprattutto se paragonato ad altre produzioni dello stesso genere. Il tutto è favorito anche dalla presenza di un vasto arsenale di abilità, equipaggiamento, armi e poteri speciali, che rendono l’esperienza molto più variegata. Il nostro personaggio, ad esempio, è in grado di manipolare il tempo, riuscendo de facto a rallentarlo per alcuni istanti. Durante le fasi di combattimento questo risulta essenziale per colpire i nemici ai loro punti deboli, curarsi o ricaricare le proprie armi.

The Outer Worlds

Armi che come detto sono molte e di vario tipo, da quelle corpo a corpo a quelle a distanza. Una menzione d’onore va fatta, in questo senso, alle armi scientifiche, stravaganti oggetti dalle potenzialità e capacità quantomai bizzarre e improbabili, ma sicuramente estremamente divertenti da usare. Il combattimento, comunque, non sempre è l’unica soluzione possibile. In alcuni casi, per esempio, è possibile evitare uno scontro a fuoco semplicemente parlando con un determinato personaggio. In altri, invece, è possibile sfruttare delle vie secondarie per passare inosservati e non attirare l’attenzione dei nemici.

The Outer Worlds 2

Da un punto di vista tecnico, il titolo di Obsidian riesce a difendersi, senza tuttavia brillare per il comparto grafico. In questo traspaiono le dimensioni del progetto, che comunque riesce a farsi valere anche grazie a un comparto artistico ben riuscito. Come detto in apertura, tra l’altro, di recente è uscita la “Spacer’s Choice Edition” per PlayStation 5, Xbox Series X/S e PC, che promette un aggiornamento grafico e tecnico. Nel corso degli anni poi Obsidian ha supportato il titolo anche con dei contenuti post-lancio. La prima espansione, “Pericolo su Gorgone“, è uscita nel 2020, mentre “Assassinio su Eridano” nel 2021.

Durante l’E3 del 2021, inoltre, Obsidian e Microsoft hanno annunciato lo sviluppo di “The Outer Worlds 2“. Al momento della produzione non sappiamo ancora nulla, ma siamo fiduciosi nel lavoro del team di sviluppo, che ora può contare anche del supporto di Microsoft. E voi, avete giocato a “The Outer Worlds“? Cosa ne pensate? Fatecelo sapere sulla nostra pagina Instagram! E non dimenticate di continuare a seguirci qui sulle pagine di Nasce, Cresce, Respawna per rimanere sempre aggiornati su tutto il mondo del gaming. Se l’articolo vi è piaciuto, infine, leggete anche:

© RIPRODUZIONE RISERVATA

Condividi con chi vuoi