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Stitichezza: la nuova soluzione con… la pillola che vibra!

di Gianmichele Trotta

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Dagli orologi smart agli occhiali, sempre più oggetti di vita quotidiana continuano a integrarsi con la tecnologia. Anche uno dei prodotti più piccoli nelle nostre case diventerà presto smart: le pillole. A partire da questa settimana, i medici statunitensi potranno prescrivere la cosiddetta “pillola vibrante”. Costituirà una soluzione senza farmaci contro la stitichezza.

Le pillole vibranti

Si chiama Vibrant e sembra essere una vera innovazione per i rimedi alla stitichezza. La Food and Drugs Administation, che approva l’autorizzazione di vendita dei farmaci negli Stati Uniti, aveva già dato il lascia passare lo scorso agosto. Tuttavia, come riporta CNN, l’innovativa pillola potrà essere prescritta solo a partire da questa settimana. A prima vista potrebbe sembrare una normale capsula ma, a differenza dei classici medicinali, non contiene farmaci al proprio interno. Una volta ingerita, la capsula dovrebbe iniziare a vibrare con lo scopo di stimolare il colon.

Si riporta che, prima di essere utilizzate, le pillole devono essere attivate mediante un piccolo pod; solo successivamente la capsula può essere ingerita. I pazienti prenderanno la pillola prima di dormire, in modo che l’oggetto raggiunga l’intestino crasso circa 14 ore dopo. In questo lasso di tempo, la pillola si accende automaticamente in varie occasioni. Dopo l’attivazione, la capsula vibra per due ore, dopodiché rimane spenta per sei ore prima di riaccendersi per altre due ore e così via fino alla sua evacuazione. In ognuna di queste attivazioni la pillola alterna vibrazioni di 3 secondi ciascuna, ha riportato Cathy Collis, chief commercial officer di Vibrant Gastro.

Un rimedio senza farmaci

Uno degli aspetti più importanti acclamati da questa innovazione è il fatto che la pillola non contenga farmaci. Di conseguenza, si pone sul mercato come una sorta di “rimedio naturale” alla stitichezza, venendo classificato dalla stessa FDA alla pari di altri dispositivi medici come ad esempio le lenti a contatto. In particolare, queste pillole vengono inserite nella classe 2, il che significa che comportano un rischio intermedio di danni all’utente.

Uno degli aspetti critici deriva dal dubbio sull’eventuale disagio che la vibrazione può portare ai pazienti. Tuttavia, il dottor Eamonn Quigley, capo della gastroenterologia presso lo Houston Methodist Hospital, ha affermato che solo alcuni potrebbero sentirla. Il ricercatore ha aiutato a testare le pillole senza fini di lucro, si riporta su CNN, riportando che nonostante alcuni pazienti percepissero la vibrazione:

Nessuno di loro sentiva che era a disagio. E nessuno di loro ha smesso di prenderlo per questo“.

Non ci resta che attendere ulteriori sviluppi sulla questione per capire quanto queste pillole possano essere davvero rivoluzionarie.

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