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Spazio: la NASA scopre il pianeta “impossibile”, troppo grande per la sua stella

di davide gerace

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Lo spazio, lo sappiamo, è pressoché infinito, specie in relazione ai nostri canoni di misura. Da anni scienziati e astronomi di tutto il pianeta studiano l’universo alla ricerca di nuovi pianeti, stelle e, perché no, forme di vita. L’ultima clamorosa scoperta della NASA, rappresenta qualcosa di davvero “impossibile”.

Lo studio

Per la prima volta nella storia, il telescopio Tess dell’agenzia più famosa del mondo, ha scoperto il cosiddetto “pianeta impossibile”. Chiamato TOI-5205b, l’esopianeta, cioè tutti quei pianeti che non appartengono al sistema solare, ha le dimensioni simili a quelle di Giove.

Il corpo celeste è stato notato mentre ruotava intorno alla sua stella, una nana rossa ribattezzata TOI-5205. Astri di questo genere sono molto piccoli, sono delle stelle fredde, hanno una luminosità ridotta ma vivono più a lungo del Sole stesso.

Le nane rosse possono avere un proprio sistema planetario, ma finora gli scienziati ritenevano impossibile che potessero dare origine a pianeti di queste dimensioni. TOI-5205b e la sua stella TOI-5205, rappresentano quindi un caso più unico che raro, confermato dal Carnegie Institution for Science con uno studio pubblicato sulla rivista The Astronomical Journal.

Spazio: la formazione dei pianeti

Come sappiamo, i pianeti nascono nei dischi di gas e polvere che ruotano attorno alle stelle giovani. Attualmente le teorie più concrete e diffuse sulla formazione dei pianeti, spiegano che per formare il loro nucleo roccioso serva materiale roccioso pari a 10 masse terrestri. Successivamente, il nucleo attira a sé grandi quantità di gas, diventando, poco alla volta, sempre più grande.

TOI-5205b, classificato come gigante gassoso, rappresenta però una grande eccezione. Il ricercatore a capo dello studio, Shubham Kanodia, spiega: TOI-5205 è solo quattro volte più grande di Giove, eppure in qualche modo è riuscita a formare un pianeta delle dimensioni di Giove, è davvero sorprendente. Se ci basiamo sulle conoscenze attuali questo pianeta non dovrebbe esistere”.

Una scoperta straordinaria, a cui seguiranno approfondite ricerche delle più importanti agenzie mondiali, NASA, ESA e CSA.

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