Con la fine della 38° giornata è calato il sipario sulla Serie A 2021-22, e noi di Nasce, Cresce, Calcia abbiamo deciso di dare i voti alle 20 squadre che hanno partecipato alla competizione, tenendo conto del loro rendimento generale.
Piccola premessa necessaria: le valutazioni dipendono dagli obbiettivi della singola squadra, dal loro raggiungimento e dal modo in cui sono stati raggiunti, qualora questi siano stati conseguiti. Chiaramente, essendo un pagellone incentrato sul campionato, non abbiamo preso in considerazione il cammino nelle Coppe europee e in quelle Nazionali.
L’insufficienza è doverosa; dopo anni al top, la Dea in questa stagione ha tirato i remi in barca, disputando un girone di ritorno disastroso. Il risultato è che la Champions League è sfumata, così come l’Europa League e addirittura la Conference. La rosa era comunque estremamente competitiva, al netto degli infortuni di Zapata; potrebbe essere la fine del ciclo? Parrebbe di sì, visto che da gennaio i bergamaschi non giocano più al loro solito calcio. Spetta ora a Percassi decidere se mantenere l’ossatura del gruppo e confermare Gasperini, oppure optare per un cambio di rotta…
Una Serie A molto tranquilla per i Felsinei, che non finiscono mai nella zona di lotta per la salvezza; anzi, hanno sempre mantenuto posizioni di metà classifica. Ad alzare il voto ci pensano le prestazioni sfoderate contro Inter, Milan e Juventus: i rossoblù non avevano nulla di più da chiedere alla stagione, ma sono scesi in campo con una grinta ammirevole e hanno giustamente portato a casa dei punti.
La rosa sulla carta è da salvezza tranquilla, ma in pratica gli Isolani non escono quasi mai dalle ultime tre piazze. Ad aggravare il tutto, ci pensa la caratura delle dirette concorrenti per la salvezza dei sardi: tutte squadre che, seppur modeste, presentano un tasso tecnico e una rosa inferiori. Adesso toccherà a Giulini fare mea culpa e rifondare una squadra allo sbando…
Questo voto, a prima vista ingeneroso, è la media tra quello altissimo per un girone d’andata favoloso, in cui i toscani hanno di fatto conquistato la salvezza, e quello di ritorno, in cui gli azzurri hanno “mollato il colpo”. In tutto il girone di ritorno sono appena due le vittorie, arrivate contro Napoli e Atalanta; senza dubbio delle prede estremamente prestigiose, ma i risultati “pieni” sono troppo pochi per un intero girone. Alla fine arriva comunque una comodissima salvezza, ma l’anno prossimo bisognerà essere più battaglieri anche dopo gennaio, per rimanere nel massimo campionato.
Italiano fa giocare bene la squadra, che lo segue in tutto e per tutto, venendo anche premiata dalla classifica. Unico neo di una stagione decisamente positiva, sono i troppi alti e bassi: le tre sconfitte consecutive nel finale di campionato hanno compromesso il lavoro di una stagione, con i Viola che si sono dovuti accontentare del posto in Conference League. Ad ogni modo, rispetto alle ultime travagliate stagioni di Serie A, a Firenze si è tornati con piacere a vedere la Fiore allo stadio.
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