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Scuola, le dichiarazioni del ministro Valditara: “Via i cellulari dalle classi nelle ore di lezione”

di Lorenzo Peratoner

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Nel corso di un’intervista alla Rai, il Ministro dell’Istruzione e del Merito Giuseppe Valditara si è espresso senza mezzi termini su una questione spinosa e che già in passato aveva acceso dei dibattiti: “Via i cellulari dalle classi nelle ore di lezione”. Da queste parole emerge come il Governo voglia dare un’impronta conservatrice all’istituzione scolastica; tuttavia il Ministro ha esposto la sua opinione anche su altri due elementi legati alla scuola; scopriamo nei prossimi paragrafi quali sono…

Scuola: le dichiarazioni di Valditara su cellulari, RDC e bullismo

Come riporta SKYTG24, la misura nei confronti degli smartphone in aula avrebbe lo scopo di garantire una conduzione della lezione priva di distrazioni, tanto per gli studenti quanto per i docenti. Fino a questo momento, la scelta in questione era delegata alle realtà scolastiche locali, tuttavia il Governo potrebbe imporre dall’alto questa decisione per uniformare le regole in tutta la Penisola.

Il Ministro ha speso delle parole anche sul Reddito di cittadinanza (RDC), che, ricordiamo, nel 2024 verrà eliminato e sostituito da altre misure. Come riporta l’ANSA, il dicastero ha attuato una rilevazione sui percettori del Reddito di età compresa tra i 18 e i 29 anni, che si attestano sulle 364.101 unità. Di queste, 11.290 possiedono solo la licenza elementare o nessuna, mentre 128.710 solo quella media. Di fronte a questi dati, Valditara ha ventilato l’ipotesi di eliminare il Reddito per chi non ha completato l’obbligo scolastico. Le parole del Ministro:

“Noi riteniamo si debba prevedere l’obbligo di completare il percorso scolastico per chi lo abbia illegalmente interrotto o un percorso di formazione professionale nel caso di persone con titolo di studio superiore ma non occupate né impegnate in aggiornamenti formativi, pena in entrambi i casi la perdita del reddito […]”.

Per quanto riguarda il problema del bullismo, Valditara come soluzione condivide l’approccio punitivo nei confronti di chi compie atti di violenza: “una cosa che mi è sempre parsa molto utile sono i lavori socialmente utili”. Ribadiamo tuttavia che si tratta solo di ipotesi; le prime vere decisioni in merito alla scuola arriveranno tra qualche tempo.

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