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Russia, fermo il gasdotto Yamal con la Germania

di davide gerace

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Continua l’isolamento della Russia dopo l’invasione dell’Ucraina. Oltre agli enormi costi della guerra, Putin deve anche fronteggiare le gravi conseguenze innescata con il suo attacco. Da pochi minuti infatti, i flussi di gas russo del gasdotto Yamal Europa verso la Germania si sono interrotti, provocando un gravissimo danno economico alla Russia.

Monopolio Russia-Gazprom

Gazprom

Gasdotto Gazprom @Shutterstock

Come riportano i media internazionali, tra cui Reuters, già da diverse ore il gasdotto Yamal Europa aveva diminuito drasticamente il flusso di gas. Adesso il flusso è completamente fermo. La notizia viene riportata citando i dati della società tedesca Gascade, l’operatore del gasdotto. Il proprietario di Yamal naturalmente è la Gazprom, seconda al mondo, dopo l’Arabia Saudita, come maggior possessore di petrolio e petrolio equivalente in gas naturale. La società con sede a San Pietroburgo, è parzialmente controllata dallo stato e conta circa il 70% della produzione russa di gas naturale.

La Gazprom inoltre, ha un vero e proprio monopolio del gas in Europa. Dalla fine del 2004 è il solo fornitore di Bosnia ed ErzegovinaEstoniaFinlandiaMacedoniaLettoniaLituaniaMoldavia Slovacchia, oltre a fornire il 97% del gas della Bulgaria, 89% dell’Ungheria, l’86% della Polonia, quasi i tre quarti di quello della Repubblica Ceca, il 67% della Turchia, il 65% dell’Austria, circa il 40% della Romania, il 36% della Germania, il 27% dell’Italia e il 25% della Francia. L’Unione europea ottiene circa il 25% delle sue forniture di gas dalla Gazprom.

Prezzo del gas alle stelle

Yamal Europa è uno dei 3 tre gasdotti che la Gazprom utilizza per convogliare il suo gas naturale verso l’Europa. Attraverso di esso passa circa il 10% delle forniture totali di gas proveniente dalla Russia. Una perdita che inevitabilmente porterà ad altri rincari per la fornitura di gas. La Borsa di Amsterdam, che rappresenta il riferimento per il gas europeo, il prezzo passa dai 147,5 euro al megawattora della chiusura di ieri ai 154,4 euro dell’apertura di oggi. Con un aumento del 26,9%.

Il protrarsi del conflitto in Ucraina continua a spingere i prezzi del gas in Europa. I future al Ttf salgono del 31,50% a 160,54 euro al megawattora. Nel corso della mattinata alla Borsa di Amsterdam i future del gas su aprile hanno toccato il record intraday di 194 euro a megawattora, per poi ripiegare agli attuali 150 euro, con un rialzo del 23%. Un aumento spaventoso, che porterà a delle bollette del gas praticamente raddoppiate o triplicate.

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