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Roma: rinvenuto un nido di Vespa Orientalis dopo 70 anni dall’ultima volta

di Lorenzo Scorsoni

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Dopo il ritorno dei lupi, i numerosi incontri ravvicinati con cinghiali ed enormi topi, alla stravagante fauna della Capitale si aggiunge anche un particolare tipo di vespa originaria del Giappone…

Il “ritrovamento” del nido di Vespa Orientalis

Nella zona di Monteverde, recentemente teatro di un avvistamento di tartaruga azzannatrice, una residente tornata dalle vacanze ha notato uno strano nido di vespe. Come riportato dal Corriere della Sera, la donna avrebbe così contattato un etologo esperto per rimuovere il vespaio. Giunto sul luogo, questo si è trovato davanti ad una curiosa sorpresa: il nido apparteneva alla specie Vespa Orientalis. Queste le sue dichiarazioni a riguardo:

“A Roma non veniva avvistata [la specie di vespa] da più di 70 anni, e non è mai censita ufficialmente prima d’ora. Questi animali si nutrono con rifiuti organici e carcasse di altri animali“.

Le caratteristiche dell’insetto

Caratterizzata da un manto rossastro uniforme, è una specie molto pericolosa, simile per dimensioni al calabrone europeo; sono inoltre numerosi i casi in cui si segnalano punture multiple ed estremamente dolorose. Lo stesso esperto ha poi spiegato come questa particolare specie può essere riconosciuta e distinta dalle vespe “canoniche”:

“I calabroni orientali differiscono dalla vespa crabro, il classico calabrone, per la colorazione. Sull’addome e sulla testa hanno infatti delle fascette gialle che la specie nostrana non ha. Ma soprattutto questi imenotteri, che hanno la capacità di orientare parzialmente il pungiglione colpendo anche lateralmente rispetto al loro corpo, e sono un po’ più velenosi“.

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