di Steven Callea
Nel tumultuoso clima in cui Bungie si trova al momento, emerge un retroscena piuttosto discutibile in merito ai piani che lo studio aveva in mente per Destiny 2. Pare, infatti, che i dirigenti abbiano proposto l’idea di adottare un abbonamento a pagamento attraverso cui rilasciare contenuti aggiuntivi.
Un pericolosa sliding door
Il giornalista videoludico Destin Legarie ha pubblicato sul proprio canale YouTube un video in cui ex-dipendenti di Bungie muovono pesantissime accuse nei confronti della gestione del team. Nello specifico, questi sviluppatori hanno parlato di umiliazioni perpetrate nei loro confronti, di una cultura del lavoro tossica diffusa presso lo studio e di una pessima leadership.
Approfondendo quest’ultimo punto, è emerso che i vertici hanno preso in considerazione l’idea di introdurre nello sparatutto multiplayer un modello di abbonamento a pagamento che avrebbe sostituito la gratuità di alcuni contenuti. Fortunatamente per tutta l’utenza di Destiny 2, gli sviluppatori si sono strenuamente opposti a questa possibilità.
Il tutto, stando a un ex-dipendente, sarebbe da ricondurre all’avidità che attanaglia la dirigenza di Bungie. Un esempio di ciò è la loro preoccupazione che l’armatura PvP delle Prove di Osiride “fosse troppo attraente con il suo effetto luminoso” al punto da danneggiare le vendite dell’Everversum, attraverso cui è possibile fare acquisiti con denaro reale. Bungie sembra essere sull’orlo del precipizio mediatico: riuscirà a risollevarsi?
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