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Migranti, nuovo naufragio nel Mediterraneo con almeno 60 vittime

di Enrico Tiberio Romano

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La storia del mar Mediterraneo si tinge nuovamente di sangue a causa dell’ennesimo naufragio di un barcone diretto verso l’Europa. La situazione è ancora in aggiornamento ma si contano decine di vittime ed il lavoro delle ONG non è stato sufficiente a limitare i danni.

Nuova tragedia di migranti, 60 morti

L’equipaggio di Ocean Viking, una delle navi di soccorso più attive nel Mediterraneo appartenente alla ONG Sos Mediterranee, ha raccontato di aver tratto in salvo 25 persone da un gommone sgonfio. Come riporta Adnkronos, i migranti hanno raccontato di avere fatto parte di un gruppo di forse 75 persone o più, partito una settimana fa da Zawiya, in Libia, 7 giorni prima di essere salvati.

Il motore dell’imbarcazione si sarebbe rotto dopo 3 giorni di navigazione lasciando di fatto alla deriva i migranti, le cui scorte di cibo ed acqua potabile si stavano rapidamente esaurendo. L’intervento dei soccorsi è stato di fondamentale importanza per molte persone ma tristemente dopo una prima stima di 50, si contano ben 60 morti nell’incidente.

Ocean Viking solo ieri sera in un singolo intervento aveva salvato 113 persone tra cui donne e bambini che erano messi in serio pericolo e come hanno spiegato i membri dell’equipaggio: “Il nostro team è stato incaricato dalle autorità italiane di soccorrere un natante, assistito da Trotamar III. L’equipaggio della barca a vela aveva distribuito giubbotti di salvataggio ai naufraghi sulla barca di legno”. 

A bordo dell’imbarcazione così si contano ben 224 sopravvissuti mentre tra le proteste le autorità italiane hanno disposto Ancona come porto di sbarco. Da Sos Mediterranee infatti, arriva la richiesta di assegnazione di un porto più vicino e spiegano: “Il viaggio di 1450 km rischia di peggiorare le condizioni mediche dei naufraghi, alcuni sono ancora attaccati all’ossigeno per riprendersi” .

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