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L’uomo falena: semplice leggenda metropolitana o c’è dell’altro?

di davide gerace

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Oggi per la rubrica di Nasce, Cresce, Informa dedicata ai misteri, parleremo di una delle leggende che hanno sconvolto gli USA soprattutto negli anni 60′ del Novecento, l’uomo falena. Mothman in inglese, come dice il nome stesso si tratterebbe di una creatura leggendaria antropomorfa, metà umana e metà falena.

Le prime apparizioni dell’uomo falena

Per i primi avvistamenti dell’uomo falena  dobbiamo tornare indietro nel tempo. Il primo settembre del 1966 nel Missouri dei turisti scorgono qualcosa nel cielo simile ad un uomo. Il primo novembre a Camp Conley Road, West Virginia, la Guardia Nazionale nota da lontano una grande figura umana su un ramo d’albero.

Il 12 novembre 1966, è la data che che passerà alla storia, per la prima volta l’uomo falena viene visto da vicino. Un gruppo di 5 uomini, mentre stava allestendo una tomba in un cimitero vicino Clendenin, West Virginia, all’improvviso vide: “Una figura umana di colore marrone dotata di ali sollevarsi in aria dagli alberi vicini”. La polizia naturalmente non diede ascolto alle loro parole, ritenendo il tutto abbastanza inverosimile. Dopo alcuni giorni, in seguito ad altre segnalazioni, le forze dell’ordine iniziarono a indagare sulle presunte apparizioni di questa misteriosa creatura.

La presunta seconda “apparizione” ufficiale dell’uomo falena, risale al 15 novembre del 1966. Questa volta i protagonisti sono 2 coppie sposate, Roger e Linda Scarberry, Steve e Mary Mallette. Come racconta Linda, l’unica a voler parlare della storia, i 4 si trovavano in macchina insieme. Mentre stavano passando vicino a una vecchia fabbrica di TNT, all’improvviso il gruppo vide due luci rosse vicino a un generatore, proprio vicino al cancello. Incuriositi, i 4 si avvicinarono per svelare il mistero, facendo però una scoperta agghiacciante. Quelle luci rosse erano gli occhi luccicanti di un’enorme creatura, che a detta di Linda era: “Dalla forma di un uomo, ma più grosso, fra i sei e mezzo e sette di piedi di altezza (circa due metri), con grandi ali ripiegate sulla schiena”. Terrorizzati, i 4 fuggirono via con l’auto, venendo inseguiti dal mostro in volo.

Grazie a una ricetrasmittente portatile, i 4 riuscirono ad avvertire il vicesceriffo Millard Halstead, che li scortò al sicuro fino in città. Ascoltata la storia il vicesceriffo spiegò ai media locali: “Conosco questi ragazzi da quando erano nati. Non si sono mai messi nei guai e quella notte erano davvero spaventati. Li ho presi sul serio”.

Ecco Mothman

Subito la misteriosa creatura divenne la protagonista dei principali giornali locali. Nei giorni e nei mesi successivi ci furono molte altre segnalazioni che riguardavano il presunto mostro, tutte abbastanza simili tra di loro.

In base alla descrizione fatta dalle varie testimonianze la creatura era alta circa 2/3 metri, con occhi rossi, distanziati tra di loro e molto grandi. L’essere era eretto nelle gambe, che erano simili a quelle di un uomo, ma aveva un passo strisciante. Dotato di ali, erano simili a quelle delle falene, avevano un’apertura alare di 3 metri e mentre era in volo rimanevano rigide, non venivano battute. Un’altra caratteristica della creatura era la sua velocità, era in grado di tenere testa ad automobili che sfrecciavano a 160km/h. In volo, secondo alcuni testimoni, l’essere emetteva degli strani ronzii metallici, che lo rendevano ancora più inquietante,

Un cronista della stampa locale gli diede per la prima volta il nome, che poi sarebbe rimasto nella leggenda, Mothman, l’uomo falena. Il giornalista per il nome si ispirò a Batman, il famoso supereroe miliardario; all’epoca negli Stati Uniti andava in onda la serie sull’eroe mascherato, con protagonista Adam West.

 

Uomo Falena (@Shutterstock)

La strage di Silver Bridge

Per circa un anno le segnalazioni su Mothman erano quasi all’ordine del giorno, dal primo settembre del 1966, fino al 7 novembre del 1967. Centinaia di segnalazioni, fino alla scomparsa totale. Da lì a poche settimane dopo, esattamente il 15 dicembre del 1967 avvenne una tragedia che sconvolse gli Stati Uniti.

Quel giorno il Silver Bridge, un ponte sospeso sul fiume Ohio, che rappresentava un punto di collegamento tra le città di Point Pleasant e Kanauga, crollò improvvisamente. Nell’incidente persero la vita 46 persone, 2 delle quali mai ritrovate. Le indagini spiegarono che il crollo fu causato dal difetto di uno degli occhielli e dei perni delle lastre portanti, che con il tempo si erano corrosi.

Non tutti credettero alla storia e molti studiosi del paranormale, come gli scrittori  Gray Barker e John Keel, sostennero che dietro ci fosse lo zampino dell’uomo falena. Secondo loro la sua apparizione per più di un anno rappresentava un avvertimento per la tragedia di Silver Bridge. Addirittura in molti sostennero di averlo visto appollaiato sulla struttura pochi istanti prima del crollo.

Dopo il terribile incidente, le segnalazioni su Mothman finirono, ma l’uomo falena non finì nel dimenticatoio.

 

Targa nella cittadina di Point Pleasant (@Shutterstock)

L’uomo falena: fenomeno mondiale

Se le apparizioni ufficiali terminarono quel giorno, successivamente molti studiosi si occuparono del caso Mothman. Tra gli autori ricordiamo gli stessi Gray Barker e John Keel che fecero diventare l’uomo falena un fenomeno di livello mondiale.

Negli anni a venire la figura di Mothman ha ispirato molti “artisti”. Lo ritroviamo come uno dei supereroi di Watchmen, il fumetto creato da Alan Moore. Anche Topolino, in una delle sue bizzarre avventure, s’imbatte nella mostruosa creatura. Pensate sia finita qui? Assolutamente no.

Tra le citazioni ricordiamo il videogioco Fallout 76 in cui è presente la cittadina di Point Pleasant, con tanto di Mothman Museum, che esiste veramente; non mancano le canzoni dedicate all’uomo falena, “Julie and the Mothman  del gruppo britannico Kasabian, per citarne una.

Dal libro di John Keel, Il caso Mothman“, è stato tratto anche un film, “The Mothman Prophecies – Voci dall’ombra“. La pellicola, che risale al 2002, vede come protagonisti attori del calibro di Richard Gere Laura Linney.

A Mason County, contea della West Virginia, da anni si svolge il Festival dell’uomo falena, che accoglie annualmente decine di migliaia di turisti. Nel 2016, in occasione del 50esimo anniversario della prima apparizione di Mothman, le maggiori testate del West Virginia, tra cui West Virginia MetroNews, dedicarono un articolo alla famosa e misteriosa creatura.

Dal primo avvistamento poi in molti millantano di averlo avvistato su luoghi di altre tragedie, addirittura alcuni giurano di averlo volare sui cieli di New York l’11 settembre 2001 o quelli di Chernobyl nel 1986. Verità o semplice suggestione? Possibile una cittadina intera abbia dato di matto per oltre un anno intero? Probabilmente non lo sapremo mai.

Quel che è certo è che l’uomo falena fin dalla prima presunta apparizione ha avuto grande seguito, poco importa se sia realmente esistito o meno, il suo nome è rimasto nella leggenda.

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