di Enrico Tiberio Romano
Sono ore caldissime quelle che si vivono in Medio Oriente dove secondo molti esperti e rapporti ufficiali, l’Iran starebbe pianificando un contrattacco nei confronti di Israele in seguito agli eventi di Damasco. Le ultime notizie parlano di una seria preoccupazione da parte Stati Uniti su ciò che potrebbe succedere nei prossimi giorni.
Israele ed Iran vicini al conflitto
Senza ricorrere a sensazionalismi o esagerazioni, probabilmente non si è mai stati così vicini ad uno scontro diretto tra queste due potenze mediorientali. A Damasco in Siria qualche giorno fa un raid di Israele aveva interessato l’ambasciata iraniana, uccidendo sei membri del personale diplomatico di Teheran. Da subito l’evento è stato interpretato come un atto di guerra ed il leader degli Hezbollah libanesi, Hasan Nasrallah ha affermato in un programma televisivo: “L’Iran risponderà senza dubbio all’attacco israeliano contro il consolato a Damasco. Solo Khamenei può decidere come, quando e dove ci sarà la risposta dell’Iran a Israele”.
Iran (@Shutterstock)
Inoltre come riporta CBS news le rappresaglie potranno essere di vario tipo come un attacco di droni o di missili da crociera direttamente dall’Iran diretti verso infrastrutture israeliane, il coinvolgimento del Libano o della Siria attraverso gli Hezbollah e altre milizie sciite o ancora “attentati alle ambasciate israeliane”.
La risposta da parte di Teheran è data per scontata anche dalle stesse autorità israeliane come riporta ANSA. Il capo dell’intelligence militare Aharon Aliva ha detto infatti: “Ci aspettano giorni complessi, non è detto che il peggio sia dietro di noi”. Lo stesso portavoce dell’Idf Daniel Hagari ha ammesso: “Siamo pronti per tutti gli scenari. Le forze sono ben schierate in formazioni difensive e offensive con una protezione su più livelli e aerei in cielo 24 ore su 24″.
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