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Bielorussia, esercitazioni militari ai confini con Lituania e Polonia

di Francesco Gervasio

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L’esercito della Bielorussia ha avviato una serie di esercitazioni militari in prossimità dei confini con Polonia, Lituania e Ucraina. Le esercitazioni stanno suscitando una nuova ondata di preoccupazioni in Europa orientale. Il presidente Alexander Lukashenko ha chiarito che queste manovre sono parte integrante della preparazione di Minsk per affrontare eventuali scenari bellici.

Le esercitazioni in Bielorussia

Lukashenko ha affermato: “Se vuoi la pace, preparati alla guerra”, sottolineando la volontà della Bielorussia di garantire la propria sicurezza. Le esercitazioni, pianificate per un periodo di tre giorni, si svolgeranno nelle regioni di Gomel e Grodno e coinvolgeranno diverse unità militari. L’obiettivo principale delle manovre è quello di addestrare ufficiali e truppe di difesa territoriale per la protezione di aree di competenza. Inoltre, i militari partecipanti verranno istruiti sulle procedure da seguire in caso di dichiarazione della legge marziale nel paese.

Il ministero della Difesa di Minsk ha dichiarato che le esercitazioni includeranno una simulazione di comando e controllo con la 336a brigata di artiglieria reattiva. Così da rafforzare il livello di prontezza al combattimento delle formazioni e delle unità militari bielorusse. Tali attività saranno supervisionate dal capo delle truppe missilistiche e dell’artiglieria della Bielorussia.

L’alleanza con la Russia

La Bielorussia, come noto, è un fedele alleato della Russia, e le sue relazioni con i paesi occidentali si sono progressivamente deteriorate negli ultimi anni. Questa situazione è stata aggravata quando la Bielorussia ha concesso alla Russia l’utilizzo del suo territorio per operazioni militari.

Il presidente Lukashenko ha mantenuto una linea dura nei confronti dell’Occidente, affermando la disponibilità della Bielorussia ad offrire supporto alla Russia in caso di conflitto. Nel 2023, le autorità bielorusse avevano addirittura manifestato la disponibilità a ospitare armi nucleari russe sul proprio territorio, in accordo con il presidente russo Vladimir Putin.

Le preoccupazioni dell’UE

L’Unione Europea ha reagito con cautela a queste provocazioni, sottolineando il suo impegno per la democrazia, i diritti umani e il rispetto del diritto internazionale. La risposta di Peter Stano, portavoce dell’UE per la Politica estera: “L’Unione europea rappresenta una minaccia solo per coloro che disprezzano la democrazia, i diritti umani, i diritti dei cittadini e il rispetto delle regole e del diritto internazionale nelle relazioni internazionali. L’Unione europea non è un’alleanza aggressiva. Nessuno deve averne paura, solo coloro che cercano di minare il rispetto per le regole internazionali e per la democrazia e i diritti umani“.

Fonte: TGCOM24

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