fbpx I guerrieri del futuro, la recensione: un blockbuster "atipico"
Cinema & Serie TV

I guerrieri del futuro, la recensione: un blockbuster “atipico”

di Gabriele Di Nuovo

Condividi con chi vuoi

Disponibile su Netflix dal 2 dicembre, “I guerrieri del futuro” è un film diretto da Ng Yuen-fai. Il cast della pellicola è formato da Louis Koo, Sean Lau, Carina Lau, Philip Keung, Tse Kwan-ho e Janice Wu.

Dopo il grande successo ottenuto in patria, il blockbuster cinese “I guerrieri del futuro” arriva in occidente grazie a Netflix. Diretto dal veterano dei VFX Ng Yuen-fai, il suo esordio dietro la macchina da presa punta a raccontare una storia incentrata sull’azione e la spettacolarità delle proprie immagini. Nonostante il valore di queste, a mancare è la scintilla narrativa. Nel corso della pellicola è possibile vedere come “I guerrieri del futuro” sia un prodotto derivativo da svariati titoli arrivati a Hollywood e non solo. Per quanto questo vada a influire nel giudizio complessivo della pellicola, l’idea di base e l’apertura del mercato cinese verso un tipo di cinema differente, rende il progetto più intrigante di quello che può sembrare allo spettatore.

La salvezza dell’umanità

Nel 2055 la Terra paga le conseguenze delle guerre e dell’inquinamento globale. A stravolgere il tutto, ci pensa un meteorite alieno, rivelatosi successivamente una pianta, denominato Pandora che cresce dopo ogni pioggia. Nonostante la crescita della pianta aliena possa portare alla fine dell’umanità, dall’altra questa purifica l’atmosfera del nostro pianeta eliminando l’inquinamento. Questo porterà Tyler (Louis Koo) e la sua squadra affrontare una missione suicida: colpire il pistillo della pianta aliena in modo da poterla controllare ed evitare la catastrofe con la prossima pioggia. Ma dietro questa missione pericolosa, si nascondono misteriose forze aliene e non che potrebbero cambiare per sempre il destino del pianeta Terra.

“I guerrieri del futuro” porta con sé alcune tematiche e anche una narrazione che cerca di essere intrigante, ma nel corso della sua durata di 1 ora e 41 minuti, qualsiasi passaggio che tende a offrire una narrazione più solida alle pellicola, viene vanificato dalle sequenze action. Infatti la più grande pecca della pellicola diretta da Yuen-fai, è la semplicità della narrazione. Questo approccio vanifica buona parte di tutto il potenziale dell’intero progetto, rendendo di fatto “I guerrieri del futuro” un more of the same possibile da trovare anche negli USA. Ed è proprio il paese a stelle e strisce a prevalere in questo prodotto cinese, ma non nel modo che credete.

Un’opera derivativa che cerca di avere un proprio DNA

“I guerrieri del futuro” è un action sci-fi. A prevalere infatti sono le varie sequenze action che non danno tempo alla storia di approfondire molti punti. Ma a spiccare su tutto, è l’approccio al racconto e all’epica dietro la storia. Per quanto sia un prodotto realizzato in Cina e che cerca di rispettare i propri canoni, la pellicola è molto più occidentale di quello che possiate credere. Sentire nomi come Pandora e Skynet, non possono che rimandare a due dei titoli più famosi di James Cameron, regista amatissimo in Cina. Ma l’aspetto derivativo della pellicola non si ferma qui. “I guerrieri del futuro” è ispirato a tantissime opere occidentali e non. Un aspetto molto evidente è l’ambientazione. Il nuovo mondo modificato dall’inquinamento e dal meteorite, rende le metropoli abbandonate simili a svariati prodotti di animazione giapponese.

 

i guerrieri del futuro

 

Come le ambientazioni, anche i combattimenti spettacolari presenti all’interno della pellicola ricordano un anime. Ma passiamo alla tecnologia e agli alieni visti ne “I guerrieri del futuro”. Gli esoscheletri, i robot e gli alieni sono un mix di varie pellicole USA e persino videogiochi. Dal ricordare il sorprendente “Edge of Tomorrow”, fino ad arrivare a ricordare un capitolo di “Call of Duty” e l’amatissimo “Metal Gear Solid”, la pellicola presenta numerose influenze esterne. Ma tutto questo non è assolutamente un problema, perché “I guerrieri del futuro” cerca di combinare il tutto e offrire allo spettatore un racconto con molti spunti narrativi; dai più semplici, fino ad arrivare alla morale ambientalista. Ma tutti questi temi sono stati affrontati al meglio?

Una sceneggiatura “incompleta”

Nonostante sia un prodotto visivamente derivativo da più opere occidentali e non, “I guerrieri del futuro” cerca di amalgamare il tutto con un approccio narrativo che punta a più tematiche. Oltre all’azione che fa da padrone, la pellicola cerca di affrontare svariati temi, provando anche a cambiare tono al racconto. Si inizia sin da subito con la tematica ambientale che dà il via agli eventi del racconto e la perdita.

I due temi cercano di andare di pari passo; da una parte la critica verso l’intera umanità e la condizione ambientale attuale, dall’altra invece vediamo il protagonista affrontare la perdita della propria figlia causata dalle conseguenze dell’inquinamento. Per quanto le due tematiche siano molto importanti, non vengono affrontate in modo brillante e restano eccessivamente velate per il corso dell’intero racconto.

A rincarare la dose ci pensa una sottotrama che cerca di essere intrigante, portando ad un colpo di scena abbastanza prevedibile e soprattutto messo in scena non in modo ottimale, banalizzando il racconto e lasciando molti punti in sospeso. Infatti, “I guerrieri del futuro” offre un world building interessante, una società iper tecnologica che cerca di salvaguardare il pianeta dai propri errori e non solo. Ma nonostante questo, il tutto non viene sfruttato al meglio, relegando la narrazione a pretesto per l’azione presente all’interno della pellicola. Fortunatamente questa è molto valida e intrattiene al meglio lo spettatore, grazie anche alla lunga esperienza nel settore dei VFX del regista.

Un racconto al servizio dell’azione

Se l’aspetto narrativo de “I guerrieri del futuro” vacilla, l’azione non manca e anzi è il vero punto di forza della pellicola. L’esperienza del regista Ng Yuen-fai nel settore dei VFX, si mostra al meglio in ogni frame del suo lavoro. Dalle ambientazioni futuristiche e decadenti, fino ad arrivare al design degli alieni e ai combattimenti che coinvolgono questi ultimi e i nostri protagonisti. Con un budget da 56 milioni di dollari, raddoppiati solo con gli incassi in patria, “I guerrieri del futuro” eleva il blockbuster cinese, portandolo sui livelli dei prodotti occidentali che per anni sono sbarcati in oriente. La pellicola arrivata in occidente grazie a Netflix, è una prova di forza del mercato cinematografico cinese e di come questo voglia aprirsi del tutto al resto del mondo, offrendo prodotti appetibili a più pubblico possibile.

 

i guerrieri del futuro

 

“I guerrieri del futuro” riesce a portare a termine il proprio obiettivo, portando su schermo un’opera di puro intrattenimento. Intrattenimento che purtroppo si rivela fine a sé stesso per le motivazioni evidenziate in precedenza. Il cast riesce a fare il proprio lavoro al meglio, nonostante i limiti della sceneggiatura; le sequenze action, nonostante non siano ancora ai livelli dei prodotti occidentali, sono di buona fattura. A spiccare su tutte è un inseguimento in autostrada dove i protagonisti affrontano dei robot ostili e la potenza visiva della pellicola esplode al meglio su schermo.

Considerazioni finali

“I guerrieri del futuro” è una apertura della Cina verso l’occidente. Con una pellicola di intrattenimento, che cerca però di trattare altri temi fallendo, il lavoro di Ng Yuen-fai porta a termine la sua missione. Il cast si mostra ottimo nei rispettivi ruoli ma limitati da una sceneggiatura che si sacrifica per dare spazio all’azione. Azione che si mostra visivamente interessante e conferma il potenziale di future pellicole asiatiche ad alto budget.

L’essere un’opera derivativa di vari prodotti occidentali e non, non si rivela un male, offrendo una combinazione interessante che viene vanificata da una scrittura pigra. Nonostante questo e grazie alla sua durata non eccessiva, “I guerrieri del futuro” è un discreto prodotto di intrattenimento che funziona e lascia passare in modo divertente più di un’ora e mezza allo spettatore.

Pro

  • La regia delle sequenze action;
  • I VFX sfruttati al massimo per rendere spettacolare e più realistico possibile il mondo in cui si muovono i protagonisti;
  • Il cast che riesce a fare il suo, nonostante alcuni limiti.

Contro

  • Il suo essere derivativo da altre opere, potrebbe scoraggiare lo spettatore;
  • La sceneggiatura sacrifica vari temi e intrighi per dare spazio all’azione, rendendo il prodotto complessivamente meno solido.

 

Per altre recensioni e restare sempre aggiornato sulle news provenienti da tutto il mondo, continua a seguirci su Nasce, Cresce, Streamma.

Ecco a voi alcune delle nostre ultime recensioni:

 

© RIPRODUZIONE RISERVATA

Condividi con chi vuoi