Hit-Monkey, la recensione: un sicario differente

Dal 26 gennaio su Disney+ nella sezione Star, “Hit-Monkey” è la nuova serie animata targata Marvel Television. Creata da Will Speck e Josh Gordon, i 10 episodi possono contare su un cast vocale formato da Jason Sudeikis, Fred Tatasciore, Olivia Munn e George Takei.

Creato dallo scrittore Daniel Way e dal disegnatore Dalibor Talajic nel 2010 per un fumetto digitale Marvel, Hit-Monkey è un personaggio recente e abbastanza di nicchia. La collaborazione più nota del macaco killer, è con il mercenario chiacchierone Deadpool. Infatti la serie animata creata da Will Speck e Josh Gordon prende come ispirazione proprio quest’ultimo. Secondo progetto targato Hulu dopo “M.O.D.O.K.”, “Hit-Monkey” utilizza uno stile animato differente rispetto il progetto precedente, raccontando di un personaggio conosciuto da pochissimi fan del mondo Marvel.

Un assassino di assassini

Bryce Fowler (Jason Sudeikis) è un sicario arrivato in Giappone con il compito di uccidere un politico. Una volta portata a termine la missione, Bryce viene tradito dal suo datore di lavoro e trova rifugio sulle montagne innevate, zona abitata dai macachi giapponesi. Qui il nostro assassino troverà conforto, ma troverà anche la morte. Ma a cadere non sarà solo il sicario. Infatti i militari mandati ad eliminare Bryce, eliminano anche i primati abitanti delle montagne. Ed è qui che Monkey (Fred Tatasciore) si ritroverà legato a Bryce e inizieranno il loro percorso di vendetta, che trasformerà il macaco giapponese nell’ “Assassino di assassini”.

Sfruttando l’elemento sovrannaturale che lega i due protagonisti, “Hit-Monkey” mette in mostra un racconto completamente inedito rispetto ai personaggi classici dell’universo Marvel. Divertente, folle, violenta e con la presenza di altri eroi e cattivi di nicchia, la serie è una grande sorpresa nel panorama animato. Ma nonostante questo, la vendetta di Monkey non è esente da difetti.

Violenza, divertimento e tanto cuore

Il pregio principale di “Hit-Monkey” risiede nel suo stile narrativo. Molto lontano dai classici canoni e vicino al tono di “Deadpool”. Infatti lo spirito di Bryce è tutto quello che si avvicina al mercenario chiacchierone, senza rompere la quarta parete. La comicità si muove non solo grazie alle battute dell’assassino, ma anche a Monkey e la sua difficoltà di adattarsi al mondo degli uomini. Il rapporto tra i due però non si basa solo sulla commedia.

Grazie a questo, la serie nel corso dei suoi 10 episodi mostra tanto cuore nel consolidare il rapporto tra il sicario e il primate. Attraverso la situazione che i due affrontano, viene approfondito anche il loro passato e il loro modo di essere. Per questo nonostante le differenze, i nostri protagonisti scopriranno di essere molto più simili di quello che lo spettatore e loro stessi possono credere. Ma “Hit-Monkey” non è solo commedia e cuore.

La serie presenta moltissimi momenti action e soprattutto brutali. Le animazioni su questo fronte rendono benissimo, regalando scontri frenetici, fluidi e molto belli da vedere. Però nonostante questo, il livello complessivo delle animazioni non è alto. Dopo aver visto prodotti come “Invincible” (trovate qui la nostra recensione) e “Arcane” nel corso del 2021, il livello complessivo delle animazioni di un progetto Marvel poteva e doveva essere qualitativamente più alto.

Questi problemi diventano evidenti quando ci troviamo davanti a pedoni immobili, movimenti dei protagonisti poco fluidi e soprattutto in alcuni momenti si possono notare cali di frame. Questo in parte è dovuto allo stile utilizzato per i disegni, ma la responsabilità va comunque allo studio che si è occupato di animare l’intera serie.

Personaggi di nicchia e comprimari poco approfonditi

Andando oltre un’animazione altisonante, “Hit-Monkey” presenta tanti altri personaggi oltre i suoi protagonisti. Ed è proprio qui che si presenta il secondo problema concreto dei 10 episodi. Se da una parte abbiamo un ottimo lavoro svolto sulla scrittura di Monkey e Bryce, dall’altra abbiamo personaggi come Akiko, suo zio Shinji e i vari comprimari e villain non sviluppati al meglio.

Nei momenti in cui questi personaggi compaiono su schermo, sicuramente lo spettatore si stancherà subito. Non hanno appeal e il loro percorso è abbastanza prevedibile. Ma adesso passiamo ad una delle cose più interessanti di “Hit-Monkey”. Nel corso dei 10 episodi possiamo vedere alcuni eroi e villain meno noti dell’intero universo Marvel. Il primo personaggio ad apparire è Yuki, uno spirito che protegge il Giappone dalla criminalità e nei fumetti in passato è stata membro dell’organizzazione criminale “La Mano” ( Daredevil ha persino controllato l’organizzazione).

Secondo personaggio Marvel ad apparire è Fat Cobra, lottatore di Sumo che grazie ai suoi piedi, riesce ad emanare fortissime scariche elettriche. Nei fumetti ha collaborato con Iron Fist. Aumentando il livello di potenza dei personaggi, la serie ci mostra il mutante Silver Samurai. In “Hit-Monkey” scopriremo che è la guardia del corpo del primo ministro e il suo compito è proteggere l’intero paese. Nei fumetti essendo un mutante, lo si può vedere in tandem, in alcuni casi anche ostile, a Wolverine.

Per concludere con la rassegna dei personaggi Marvel presenti, chiudiamo con Lady Bullseye. Versione femminile del villain omonimo, anche lei come la sua controparte maschile è un nemico del Diavolo di Hell’s Kitchen. La presenza di questi personaggi arricchisce la serie creata da Will Speck e Josh Gordon, mostrando così personaggi inediti al grande pubblico e portare a scoprire le loro gesta nei fumetti.

Considerazioni finali

“Hit-Monkey” è una serie animata interessante. Godibile, divertente e violenta, è il prodotto giusto per chi si vuole distanziare un attimo dal Marvel Cinematic Universe. Presentando, a partire dal suo protagonista, personaggi inediti al grande pubblico, il prodotto targato Hulu cerca di ampliare l’universo Marvel sul piccolo schermo, riuscendoci alla grande. Le dinamiche tra Monkey e Bryce regalano momenti divertenti e alcuni decisamente con tanto cuore. Le sequenze action sono molto belle e divertenti da guardare, ma meno la qualità complessiva delle animazioni nel corso dei 10 episodi. Oltre alla gestione delle animazioni, abbiamo un trattamento prevedibile e piatto per i comprimari. Nel complesso “Hit-Monkey” è una ventata d’aria fresca per il Marvel Universe su schermo e offre un intrattenimento più che discreto.

Pro

• L’idea di ideare una serie con un protagonista semi sconosciuto;
• La dinamica tra i due protagonisti;
• La presenza di eroi e villain semi sconosciuti dell’universo Marvel;
• Le sequenze action.

Contro

• Personaggi secondari piatti e prevedibili;
• Animazioni altisonanti e probabilmente con problemi di frame rate in alcuni frangenti.

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• Archive 81, la recensione: realtà o immaginazione;
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di Gabriele Di Nuovo