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Giro d’Italia Next Gen: squalificati 31 ciclisti trainati da auto e moto

di Cristian Castellini

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Il ciclismo è sicuramente uno degli sport più faticosi e impegnativi. Per scalare passi di montagna servono allenamento, concentrazione e resistenza. O forse no…

Ciclisti trainati al passo dello Stelvio

Una delle tappe ciclistiche più ambite e complicate d’Europa, il passo dello Stelvio, non è per tutti. Per raggiungere il valico che la prima volta venne conquistato da Fausto Coppi nel 1953, servono muscoli e tanta pazienza. 48 tornanti sul pittoresco versante sudtirolese, da Prato allo Stelvio in Val Venosta fino ai 2758 metri del passo automobilistico più alto del Vecchio Continente, il tutto con una pendenza media del 7,4% che nella parte finale si aggira attorno al 12% (Garmin).

Come in tutti gli sport, però, anche nel ciclismo i trucchi esistono. Starete pensando a doping o cose simili, ma qui si è superato l’immaginabile.

Che sia stato per goliardia o per intenti seri, è evidente come un grosso numero di partecipanti abbia affrontato parte della salita agganciandosi all’auto della propria squadra, qualcuno addirittura alla moto della polizia come dimostra il video. Ovviamente i 24 ciclisti riconoscibili dalle testimonianze circolate in rete sono stati squalificati non solo dalla tappa ma dall’intera competizione, insieme ad altri 7 scoperti successivamente. La commissione di gara del Giro d’Italia Next Gen ha anche imposto una multa di 100 franchi svizzeri a ogni squalificato (circa €103), oltre alla deduzione di 25 punti dall’UCI World Ranking, classifica generale che gestisce i punteggi dei ciclisti ottenuti nelle varie competizioni ufficiali.

Conclusioni

Ingenuità o goliardia, non sono chiare le cause che hanno portato 31 su 176 partecipanti a falsare la quarta tappa del Giro d’Italia Next Gen. Fatto sta che non si è rivelata una mossa furba né intelligente, che può macchiare indelebilmente le loro carriere sportive.

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