di davide gerace
Un vero e proprio incubo per un impiegato di Amagasaki, in Giappone. L’uomo, nei giorni scorsi, aveva commesso un errore che poteva costare caro sia a lui che all’intera città, che conta più di 460mila abitanti.
La notte brava dell’impiegato
Come racconta la TV giapponese NHK, il protagonista della storia è un dipendente di un’azienda incaricata di distribuire sussidi economici alle famiglie a basso reddito della zona. L’uomo, un 40enne di cui non si conosce l’identità, martedì scorso aveva copiato su una chiavetta USB tutti i dati personali degli abitanti di Amagasaki, città nella prefettura di Hyogo, a nord-ovest di Osaka.
La sera il 40enne sarebbe poi uscito con i colleghi per bere qualcosa, ma la situazione sarebbe degenerata. L’uomo avrebbe esagerato con l’alcol, prendendosi una bella sbronza e passando la notte addormentato per strada. Al suo risveglio l’impiegato non avrebbe più ritrovato la sua borsa, in cui era custodita la chiavetta con tutti i dati sensibili.
La famosa chiavetta conteneva 465.177 indirizzi di tutti gli abitanti di Amagasaki; le informazioni fiscali, le coordinate bancarie dei loro conti correnti, dati relativi ai loro familiari che percepiscono sussidi statali, per esempio assegni per il mantenimento dei figli. Una quantità impressionante di dati preziosi, persi per un errore banale.
Giappone: ritrovata la chiavetta dopo diversi giorni
L’uomo ha subito denunciato lo smarrimento della chiavetta USB e la polizia ha iniziato così le ricerche. Il giorno dopo, giovedì 23 giugno, l’amministrazione della città di Amagasaki ha diramato un comunicato sul proprio sito, rimproverando l’impiegato. L’uomo, come riporta il comunicato, non era stato autorizzato a trasferire i dati sensibili su altri supporti. L’amministrazione ha comunque specificato che le informazioni erano criptate e nessuno aveva provato ad utilizzarle.
Venerdì l’amministrazione ha pubblicato un altro comunicato, questa volta per informare tutti del ritrovamento della chiavetta USB. Le autorità hanno trovato il dispositivo fuori da un’appartamento nella città di Suita, a pochi km da Amagasaki e a circa un km dal ristorante dove l’impiegato aveva passato la serata.
In conferenza stampa il sindaco della città e diversi funzionari si sono scusati per l’increscioso incidente, ma per fortuna i dati alla fine sono sati ritrovati.
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