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Geoffrey Hinton “il padrino dell’IA” si dimette da Google per informare sui pericoli dell’intelligenza artificiale

di Francesco Ferri

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Geoffrey Hinton, definito “il padrino dell’intelligenza artificiale” ha lasciato la sua posizione in Google, il colosso statunitense dei servizi online, per parlare apertamente dei rischi riguardo l’IA. Come ha riportato l’ANSA si tratta di una scelta molto importante, compiuta per mettere in guardia gli utenti sui possibili pericoli che giungeranno dal continuo perfezionamento delle intelligenze artificiali.

I pericoli dell’IA

Hinton è lo scienziato informatico i cui studi pionieristici sulle reti neurali hanno modellato i sistemi di IA che sono implementati su molti dei prodotti odierni. Lo scienziati ha sottolineato la sua scelta di abbandonare Google per raccontare dei pericoli dell’IA tramite un tweet. In quest’ultimo ha spiegato come non abbia lasciato la grande azienda per criticarne l’operato, come sostenuto dal New York Times nel comunicare la notizia. “Google ha agito in modo molto responsabile” ha confermato sempre nelle medesime righe, spiegando come il suo abbandono è dovuto al desiderio di parlare riguardo ai pericoli delle IA.

L’IA più intelligente dell’uomo?

A spaventare maggiormente sarebbe il perfezionamento continuno di queste intelligenze artificiali che rischierebbe di portarle ad essere più intelligenti di noi. A riguardo si è espresso proprio Hinton “In questo momento, non sono più intelligenti di noi, per quanto ne so. Ma penso che presto potrebbero esserlo“. Hinton ha lavorato part-time per Google nel corso di un decennio, operando allo sviluppo dell’IA per l’azienda. Con il passare del tempo, però, ha iniziato a nutrire dubbi e preoccupazioni riguardo questa particolare tecnologia. “Mi consolo con la solita scusa: se non l’avessi fatto io, l’avrebbe fatto qualcun altro“. Ha commentato al New York Times.

Cosa riserva il futuro

In questo momento, quello che stiamo vedendo è che cose come GPT-4 oscurano una persona nella quantità di conoscenza generale che ha e la oscurano di gran lunga. In termini di ragionamento, non è così buono, ma fa già un semplice ragionamento. E dato il ritmo dei progressi, ci aspettiamo che le cose migliorino abbastanza velocemente. Quindi dobbiamo preoccuparcene“. Così ha invece commentato alla BBC. Senza dubbio il fatto che uno dei maggiori esperti in materia voglia così tanto mettere in guardia sui possibili pericoli delle IA in futuro è emblematico dell’unicità di questa tecnologia innovativa e del pericolo che vi si può celare. E voi cosa ne pensate? L’IA arriverà ad essere più intelligente dell’essere umano diventando molto pericolosa per noi?

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