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Obbligo di biocarburanti dal 2025: volare costerà il 50% in più

di Melissa Marocchio

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Entro il 2035 i prezzi dei biglietti aerei aumenteranno del 50% circa in seguito alle nuove regole imposte dall’UE sull’uso di biocarburanti. “ReFuelEU Aviation“, iniziativa della Commissione Europea, con l’obiettivo di ridurre le emissioni di CO2 nel settore aereo, mira ad aumentare la produzione e l’uso di biocarburanti sostenibili per l’aviazione (SAF). La nuova legge sui carburanti verdi porterà un aumento del costo dei biglietti aerei già a partire dal 2025 e il sovraprezzo potrebbe arrivare fino a 30 euro dal 2035. In Italia ciò significherebbe un incremento del costo del 50%. Oltre ai biocarburanti, i principali fattori che causeranno un rincaro dei prezzi sono l’inflazione, l’aumento del costo del cherosene, una crisi internazionale e le tasse sul combustibile fossile e le emissioni di anidride carbonica.

Ridurre le emissioni

Il Consiglio Europeo ha da poco adottato gli atti legislativi che prevedono una consistente riduzione delle emissioni di gas serra: seguendo i piani, si arriverà ad una riduzione del 55% nel 2030 e ad una neutralità climatica nel 2050. Comprese negli atti, vi sono delle norme che regolano l’utilizzo di biocarburanti da parte delle compagnie aeree: viene imposto alle aerolinee di usare più biocarburante (con quote progressive ogni cinque anni). Inoltre, dal 2027, alcune specifiche regole rimuovono le quote di CO2 che le compagnie potranno emettere gratuitamente, quindi imponendo loro di pagare ogni tonnellata (oltre 90 euro secondo le ultime quotazioni).

ReFuelEu Aviation: cosa prevede

L’iniziativa dell’UE, ReFuelEu Aviation, stabilisce che a partire dal 2025 tutti i voli in partenza da un aeroporto dell’Unione Europea dovranno obbligatoriamente utilizzare una quota minima di carburante sostenibile per l’aviazione (SAF). Le quote minime previste sono: 2% tra due anni, 6% nel 2030, 20% nel 2035, 34% nel 2040, 42% nel 2045 e 70% nel 2050. Inoltre, compresa in questa quota imposta, l’UE ha stabilito di considerare anche la presenza dei carburanti sintetici (e-kerosene). In merito a questi le quote sono dell’1,2% nel 2030, del 5% nel 2035 e del 35% nel 2050. Il SAF è, dunque, in grado di tagliare le emissioni del 60-80%.

Laurent Donceel, capo di “Airlines for Europe” (associazione che riunisce alcune delle principali aviolinee del continente), come riporta Il Corriere della Sera, ha ammesso che “I rappresentanti europei devono contribuire alla costruzione di una industria in grado di produrre il Saf per il settore aeronautico“.

Aereo

Aereo ITA (@Shutterstock)

I costi dei biocarburanti SAF

I nuovi provvedimenti introdotti dall’Unione Europea comportano tuttavia una spesa maggiore. Mentre una tonnellata di cherosene “classico” attualmente costa circa 760 euro, una tonnellata di SAF è valutata attorno ai 3.200 euro, e l’e-kerosene sui 3.800. Ad esempio, nel 2022 le compagnie del gruppo Lufthansa hanno consumato 5,76 milioni di tonnellate di cherosene per il trasporto dei passeggeri. Secondo i valori di mercato il costo di acquisto sarebbe di 4,4 miliardi di euro. Applicando, però, le quote di SAF ed e-kerosene ordinate per il 2030 la spesa ammonterebbe a 6,1 miliardi, ossia con un aumento del 38%.

Carenza di biocarburanti

Ad oggi, essendo molto bassa la produzione di biocarburanti, anche il loro uso è certamente limitato. Come ha recentemente affermato Hemant Mistry, direttore IATA per la Transizione energetica, nel 2021 sono stati prodotti 100 milioni di litri di “SAF”, ovvero solamente lo 0,04% del carburante necessario alle compagnie di volo. Nel 2022 la produzione è arrivata ad essere compresa tra i  300 e i 450 milioni di litri, ma rimanendo comunque in una percentuale misera: 0,1-0,15%. Secondo le stime di IATA, per arrivare ad un livello sufficiente sarà necessario produrre almeno 30 miliardi di litri di SAF, prima di arrivare ai 100 miliardi di litri fondamentali per il mercato.

Accordi e incentivi per le compagnie aeree

Diversi vettori europei hanno approvato degli accordi commerciali per la fornitura del SAF anche per i prossimi anni. Inoltre, alcune società come SEA (società di gestione degli aeroporti di Milano, Malpensa e Linate) hanno introdotto degli incentivi. SEA, in particolare, ha annunciato un contributo di 500 euro per ogni tonnellata di SAF “puro” acquistato nei due scali (il fondo totale è di 450 mila euro). Per ora, hanno risposto al bando DHL, Ita Airways, Volotea e Cargolux.

Come cambieranno i prezzi dei biglietti aerei

Secondo diversi esperti la maggiore produzione di biocarburanti SAF nei prossimi anni permetterà una diminuzione del prezzo dei biocarburanti. Tuttavia, ci si aspetta che le compagnie aeree riversino la spesa in eccesso sui propri clienti, perciò sul costo dei biglietti. Le ultime stime suppongono l’incremento a 30 euro nel 2035, che salirà fino a 50-60 euro, sui voli a brevi e media distanza.

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