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Game Pass: l’ultima rivoluzione dei videogiochi

di Riccardo Rizzo

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Negli anni il Game Pass è diventato sempre più importante per Microsoft, arrivando a essere il fulcro della divisione gaming guidata da Phil Spencer. Dal lancio nel 2017, il CEO di Microsoft Gaming ha spinto sempre di più sul servizio in abbonamento, arricchendolo di nuove funzionalità e di produzioni sempre più varie e importanti. Oggi il Game Pass offre oltre 250 giochi, tra cui tutte le esclusive degli Xbox Game Studios al lancio, la possibilità di giocare in cloud, di accedere al servizio EA Play e di giocare online. Tutto questo a un prezzo di massimo 14,99€.

Con il Game Pass, Microsoft ha rivoluzionato l’approccio ai videogiochi, avvicinandosi ai metodi di fruizione dei servizi di streaming video come Netflix, Amazon Prime Video e Disney+. La casa di Redmond, di fatto, ha rivoluzionato il modo di vivere i videogiochi e il medium videoludico, sganciando l’esperienza utente dalla necessità di acquistare singolarmente i vari titoli.

Game Pass: che cos’è e quali sono le sue funzionalità

Iniziamo subito con il chiarire che cos’è il Game Pass, quali sono le sue caratteristiche e come si sviluppa l’esperienza utente. Come accennato poco sopra, negli anni il servizio di Microsoft si è arricchito con numerose funzionalità.

Oggi i giocatori possono scegliere tra diverse opzioni: il Game Pass Core (simile all’ex Live Gold), che permette di giocare online e accedere a un catalogo di 25 titoli; l’Xbox Game Pass, che offre l’intero catalogo per console; il PC Game Pass, che include l’intero catalogo per personal computer e l’abbonamento a EA Play; e l‘Xbox Game Pass Ultimate, che unendo i tier Xbox e PC permette di accedere a entrambi i cataloghi e a EA Play, aggiungendo anche la possibilità di usufruire di xCloud. Quest’ultima opzione è limitata agli utenti Ultimate, e di fatto garantisce la fruizione della maggior parte dei giochi in cloud, sia su console che su altri dispositivi compatibili.

Una rivoluzione

Con il Game Pass, Microsoft ha progressivamente rivoluzionato l’esperienza dei giocatori Xbox e PC, che negli ultimi anni hanno acquistato sempre meno titoli e usufruito sempre di più del servizio, che appunto garantisce l’accesso a centinaia di giochi. Inoltre, grazie a xCloud il Game Pass si è svincolato dalle console e dai computer, arrivando anche su smartphone e TV.

Ma perché sempre più utenti stanno abbracciando questo nuovo approccio al medium videoludico? Il rapporto qualità-prezzo è probabilmente la risposta principale. Per quello che offre, il Game Pass ha dei costi davvero convenienti, e nonostante il recente aumento il prezzo è ancora competitivo.

Oltre a un catalogo di grandissimo livello, capace di unire grandi produzioni, giochi AA e titoli indipendenti, il Game Pass può contare poi anche su tutte le esclusive degli Xbox Game Studios, che arrivano nel servizio al day one. È questo, concretamente, che ha garantito il successo al servizio: il Game Pass è diventato un abbonamento completo, con cui il giocatore può avere tutto ciò di cui ha bisogno per giocare, dai nomi più blasonati (sia third che first-party) alle perle nascoste che non avrebbe mai acquistato singolarmente.

Un paradiso per AA e giochi indipendenti

A prescindere dai pareri dei singoli sviluppatori o studi di sviluppo, i servizi come quello di Microsoft permettono ai giocatori si scoprire e giocare molti più titoli. E spesso, di fatto, si tratta di giochi indie o AA, che non potendo usufruire delle campagne marketing dei progetti più blasonati potrebbero far fatica a imporsi sul grande pubblico. Essendo all’interno del catalogo, invece, gli abbonati possono provarli e, eventualmente, scoprire un nuovo capolavoro.

Il Game Pass offre però anche molti AAA, che arrivano al day one o qualche mese dopo la pubblicazione sul mercato. Questi rappresentano un’importante aggiunta al servizio, che così è in grado di offrire un catalogo vasto ed eterogeneo.

Il futuro

I servizi in abbonamento come il Game Pass hanno dunque rivoluzionato l’industria videoludica, cambiando radicalmente le abitudini dei giocatori. Per ora si tratta ancora di un’alternativa all’approccio tradizionale, ma in futuro le cose potrebbero cambiare? Difficile dirlo.

Il medium videoludico potrebbe seguire la scia di quello musicale e cinematografico, dove ormai piattaforme come Netflix, Prime Video, Disney+, Spotify, Apple Music e Deezer hanno quasi completamente soppiantato l’acquisto individuale; oppure potrebbe continuare a offrire un duplice approccio, con i servizi che continuerebbero a essere un’alternativa.

E voi, cosa ne pensate del Game Pass e in generale dei servizi in abbonamento? Secondo voi sono il futuro dei videogiochi? Fatecelo sapere sulla nostra pagina Instagram! E non dimenticate di continuare a seguirci qui sulle pagine di Nasce, Cresce, Respawna per rimanere sempre aggiornati su tutto il mondo del gaming. Se l’articolo vi è piaciuto, leggete anche:

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