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Ford presenta un nuovo brevetto: se non paghi le rate, l’auto si “pignora da sola”

di Gianmichele Trotta

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La tecnologia non serve solo per migliorare l’esperienza dell’utente finale, ma può essere utile anche alle aziende per aumentare la sicurezza nelle proprie vendite. È questo il caso di Ford, che ha recentemente presentato un nuovo brevetto con la funzione di proteggere le proprie auto da clienti insolventi. Stando a questi progetti, le future auto Ford potrebbero “auto-limitarsi” nel momento in cui un cliente smetta di pagare le rate del finanziamento.

Il brevetto della Ford

Il brevetto, come riportato da La Stampa, è stato depositato da Ford negli Stati Uniti e pubblicato solamente qualche giorno fa. Tuttavia, non è di certo rimasto inosservato, in quanto in un futuro prossimo potrebbe apportare grandi modifiche nell’esperienza di guida degli automobilisti di vetture Ford. Il brevetto, infatti, sembra contenere una nuova tecnologia pensata per banche e concessionari che intendono pignorare l’auto; questa sfrutterebbe internet per applicare a distanza delle automazioni fastidiose per i clienti morosi.

Inizialmente sarebbe previsto che l’auto comunichi la rata non pagata al guidatore attraverso il sistema di infotainment. In caso di mancato pagamento, il veicolo inizierebbe ad attuare delle auto-limitazioni; ad esempio vietando l’utilizzo della climatizzazione, la regolazione elettrica dei sedili, degli alzacristalli o della radio. Se il cliente persiste nel non pagare le rate, la vettura arriverebbe addirittura a bloccare l’apertura degli sportelli.

Il “repossessing”, una norma negli USA

Se in Italia la misura sembra essere del tutto esagerata, forse non sarebbe così strana negli Stati Uniti. Oltreoceano, infatti, il cosiddetto “repossessing” è piuttosto comune per i clienti insolventi, soprattutto per quanto riguarda le autovetture. Con il nuovo brevetto, Ford renderebbe questa pratica soltanto più semplice e automatizzata.

Addirittura, potrebbe considerarsi anche una nota positiva per gli automobilisti, che in questo modo potrebbero mettersi in contatto direttamente con i relativi creditori attraverso il sistema dell’autovettura. In questo modo si smaltirebbe il traffico presso gli uffici degli enti creditori e si renderebbe più rapida un’eventuale procedura di rientro del debito.

Va detto comunque, che Ford ha specificato che difficilmente metterà in pratica il progetto. Per ora si tratta solo di un brevetto depositato che probabilmente non vedrà mai la luce.

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