di Domenico Scala
L’Earth Day è la più grande manifestazione ambientale dedicata al pianeta Terra. Si celebra dal 1970 ogni anno proprio il 22 aprile. È nata per sensibilizzare il mondo sull’importanza della conservazione delle risorse naturali del nostro pianeta, sul cambiamento climatico e sull’inquinamento (di acqua, aria e suolo). Negli ultimi anni, grazie agli sforzi degli organizzatori, è riuscita a mobilitare oltre un miliardo di persone nei 193 Paesi dell’ONU coinvolti.
Earth Day – Come è nata la ricorrenza
La causa di questa mobilitazione pubblica è da rintracciare nel disastro ambientale avvenuto a Santa Barbara nel 1969. Era il 29 gennaio quando una piattaforma petrolifera della Union Oil a 200 chilometri dalle coste di Los Angeles esplose per la forte pressione provocata dal trivellamento del fondale marino. Si riversarono in mare più di 10 milioni di litri di petrolio. Il bilancio fu drammatico: morirono più di 10mila gabbiani, delfini, foche e leoni marini. Un anno dopo, in occasione del primo anniversario del disastro, 20 milioni di americani diedero vita ad una delle prime mobilitazioni in difesa della Terra. Nel 1990 si tenne poi il secondo Earth Day passato alla storia: più di 200 milioni di persone di 141 Paesi diversi si riversarono nelle piazze dando un impulso nuovo alla cultura del riciclo, ancora poco sentita negli anni del boom della plastica monouso. La terza edizione memorabile fu quella del 2000, la prima in cui venne utilizzato Internet per organizzare l’evento. Il web, per la prima volta nella storia, permise di raggiungere centinaia di milioni di persone in tutto il mondo.
La Giornata Mondiale della Terra è quindi probabilmente il più potente strumento di richiamo alla tutela del pianeta a disposizione di tutte le culture del mondo e per tutte le generazioni. Come previsto dalle Nazioni Unite, l’Earth Day o Mother Earth Day si celebra ogni anno un mese e due giorni dopo l’equinozio di primavera. Ecco spiegato il perché del 22 aprile! Nata come movimento universitario, nel tempo la Giornata della Terra è divenuta un avvenimento educativo ed informativo. E ogni edizione ha il suo tema. Quello del 2022, annunciato dagli organizzatori di Earthday.org, è “Invest in our planet” (“Investire nel nostro Pianeta”).
Gravi danni alla biodiversità
Lo scopo è nutrire il dibattito per accelerare la lotta al cambiamento climatico. Secondo il WWF, il primo passo da fare è a tavola. A giudicare dal report commissionato dall’organizzazione e intitolato Mapping the European Soy Supply Chain, le coltivazioni di soia stanno prendendo il posto delle foreste, soprattutto nei territori del Sud America, causando gravi danni alla biodiversità. Infatti, per far fronte al grande consumo di carne, pesce, uova e latticini a livello globale, la produzione di soia negli ultimi 40 anni è stata quintuplicata. Questo perché il legume è ricco di proteine e si presta anche per essere utilizzato come mangime per gli animali da allevamento. Il consumo dell’uomo è al 90% indiretto e il rischio che ne deriva è soprattutto per l’integrità di Amazzonia, Pantanal e Cerrado.
Parlando dell’Italia, nel nostro Paese è attivo uno dei migliori comitati organizzativi del mondo: l’Earth Day Italia, sede europea dell’Earth Day Network di Washington, l’ONG internazionale che promuove la Giornata Mondiale della Terra delle Nazioni Unite.
Cosa possiamo fare nel nostro piccolo
La rinnovata sensibilità ambientale e la voglia di riconnettersi alla natura sta rivoluzionando interi settori economici. Tra questi anche il mondo del turismo, dov’è in crescita l’interesse verso esperienze di viaggio più sensibili all’ambiente. Con i viaggi eco-green possiamo supportare concretamente comunità e imprese locali consumando prodotti biologici e a km 0. Ma anche visitando botteghe e cantine di artigiani del luogo e scegliendo attività offerte dagli abitanti e dal territorio.
Per i soggiorni possiamo scegliere strutture immerse nel verde a basso impatto, che prestano attenzione all’ambiente e agli sprechi e che prediligono mezzi di trasporto sostenibili. Quando possibile è sempre meglio raggiungere la propria destinazione a bordo dei treni, e in loco si può prediligere l’utilizzo di mezzi di trasporto a basso impatto ambientale quali bici, macchina elettrica, cavallo e… i nostri piedi!
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