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Dubai Porta Potty: lo scandalo sui social che coinvolge gli influencer

di Enea Bacciocchi

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Il mondo dei social network è sempre in costante sviluppo, con vere e proprie star del web che ora possiamo chiamare “influencer“. Ormai da qualche anno, lavorare in rete e su piattaforme digitali, soprattutto per i ragazzi, è diventato uno degli impieghi più ricercati: molti cercano di sfondare con nuovi trend o mettendosi in mostra con balli, attività o semplicemente chiacchiere.

Ultimamente, è in vigore una nuova moda che ha di fatto creato una nuova nicchia di trend: stiamo parlando del Dubai Porta Potty. Molti influencer si stanno trasferendo a Dubai, una delle location più frequentate al mondo e sinonimo di lusso. Qui, con foto e video, viene raccontata la vita e l’esperienza nella città araba, promuovendo sé stessi o alcuni brand, dando così vita ad un nuovo trend sulla piattaforma TikTok.

TikTok

TikTok (@Shutterstock)

Lo scandalo sui social: cosa c’è dietro la Dubai Porta Potty?

L’hastag dell’iniziativa è ormai diventato virale, ma non sono solo rose e fiori quello che riguarda questa nuova moda. Molti di questi influencer, sembra che vengano richiesti da alcuni ricchi arabi per svolgere attività sconce in cambio di denaro. Pare che una delle pratiche richieste, sia la cosiddetta “human toilet“, e spesso vengono richieste situazioni assurde, come mangiare escrementi o cospargersi con essi a pagamento. Ovviamente, molti ironizzano su questi fatti, facendo parodie e cercando di mascherare una dura realtà, ma alcune testimonianze sono presenti.

Attraverso alcuni video, delle modelle spiegano la loro terribile esperienza in cui vengono richieste attività inquietanti: rapporti con animali o addirittura bambini. Tutto ciò che accade gira attorno al denaro e alla notorietà, destando ugualmente scandalo per un trend che nasconde oscure verità.

Ora sui social è in corso un dibattito, nella quale i contenent creator sono accusati di essere “venduti” e disposti a tutti per soldi. Ma c’è anche chi apre riflessioni sui diritti delle donne, vista la poca tutela nei loro confronti nella città e negli Emirati Arabi Uniti.

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