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Disney – In futuro meno prodotti Marvel e Star Wars: ecco il piano di Bob Iger

di Riccardo Cavalli

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All’indomani dello sciopero degli attori, è arrivata una notizia di cui si parlava già da tempo: Disney ridurrà progressivamente lo sviluppo di contenuti a tema Marvel e Star Wars! Da quando è tornato come amministratore delegato, infatti, il piano di Bob Iger è di mettere un freno all’incessante – e poco redditizia – catena di produzione avviata dall’ex CEO Bob Chapek. Stando a quanto dichiarato dallo stesso Iger, l’azienda punterà nuovamente sull’animazione e tenterà di riaffermare il servizio streaming di sua proprietà…

Le dichiarazioni di Bob Iger

In una recente intervista con CNBC, il CEO Disney Bob Iger ha parlato del suo piano per garantire all’azienda un futuro roseo non solo al cinema, ma anche – e soprattutto – in streaming. Tornato ai vertici per sostituire Bob Chapek, Iger ha dovuto affrontare problemi interni non da poco. Mentre era in carica, infatti, l’ex amministratore delegato ha compiuto diversi passi falsi: dalla conduzione dei parchi a tema e del rapporto con gli attori, all’aumento spropositato dei costi e dei contenuti, passando per una gestione alquanto discutibile delle finestre di rilascio e delle campagne marketing. Questo ha portato ad un calo significativo dei risultati al box office e ad una saturazione del mercato.

Nel corso dell’intervista, Bob Iger ha parlato della situazione in casa Disney, soffermandosi sui recenti flop cinematografici:

“C’è stata un po’ di delusione, ci sarebbe piaciuto se alcuni dei nostri titoli recenti avessero performato meglio al botteghino. Non abbiamo sostenuto abbastanza l’animazione Pixar al cinema, ma il problema riguarda soprattutto la Marvel. Abbiamo avuto troppa fretta di produrre contenuti originali per lo streaming, chiedendo al pubblico un’attenzione e un tempo che evidentemente non poteva offrirci.

La Marvel è un ottimo esempio di questo problema. Non sono riusciti ad affermarsi nel settore televisivo ad un livello significativo. E non solo hanno aumentato la produzione annuale di film, ma hanno anche realizzato un altissimo numero di serie TV che hanno disperso l’attenzione del pubblico e affievolito l’interesse per l’IP. Francamente, credo che sia questa la causa principale”.

 

Guardiani della Galassia 3

 

Nonostante la crisi dell’animazione al cinema sia condivisa, le performance al botteghino dei recenti film Disney non sono accettabili secondo Iger. Discorso analogo vale anche per le IP di punta della società. Sebbene la Marvel domini ancora il box office (“Guardiani della Galassia Vol. 3” ha incassato più di 800 milioni a livello globale), il flop di “Ant-Man and the Wasp: Quantumania” ha messo in allerta i piani alti. Ricordiamo inoltre che non c’è un film di Star Wars nelle sale dal 2019, e le recenti serie TV hanno performato al di sotto delle aspettative. Questi dati sono stati analizzati con attenzione da Iger, che durante l’intervista con CNBC ha annunciato il suo disegno per riorganizzare il sistema produttivo dell’azienda.

Disney: il piano per il futuro

Bob Iger ha confermato che, nell’imminente futuro, Disney ridurrà lo sviluppo di contenuti Marvel e Star Wars. A questo si aggiungerà un ridimensionamento dei budget di produzione, come parte del piano di riduzione dei costi inaugurato ad inizio anno. L’obiettivo sarà concentrarsi più sulla qualità che sulla quantità, cercando al tempo stesso di riaffermare il servizio streaming Disney+.

Queste sono le parole del CEO a CNBC:

“Faremo un passo indietro, non solo per concentrarci sulla qualità, ma anche per ridurre significativamente i costi. Il nostro obiettivo è di produrre meno contenuti, e spendere meno in ciò che realizziamo”.

Disney ha acquisito Marvel per oltre 4 miliardi nel 2009 e da allora il franchise ha incassato miliardi di dollari. Nel 2012 la società ha acquistato anche Lucasfilm e ha recuperato il suo investimento in soli sei anni. La volontà di Bob Iger, dunque, è di continuare ad alimentare i due franchise più redditizi dell’azienda. Nel frattempo, però, la società valuterà la concessione in licenza di alcuni contenuti ad altre piattaforme di streaming.

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