fbpx Covid e società, a Xi'an torna l'era del baratto
Attualità

Covid e società, a Xi’an torna l’era del baratto

di Redazione NCI

Condividi con chi vuoi

Xi’an è una metropoli cinese oppressa da uno stato di quarantena popolare da 10 giorni. Un focolaio di contagi ha infatti convinto/costretto le autorità locali a indire la massima misura restrittiva, al fine di scongiurare un catastrofico aumento dei casi covid. Ciononostante alla lotta contro il nemico comune si è recentemente aggiunto un altro problema: l’estrema penuria di cibo. Ora come ora estremamente insufficiente a garantire il sostentamento dei 13 milioni di residenti.

Baratto

Baratto di sopravvivenza

La Bbc ha portato alla luce dei video postati su Wiebo, il sito di microblogging più popolare in Cina, in cui vengono riprese varie scene che testimoniano l’inquietante situazione in cui riversa la popolazione.  Le rappresentanze della città hanno dichiarato di aver fornito cibo gratuito alle famiglie. Nonostante ciò alcune persone hanno denunciato che le loro scorte si stanno esaurendo o che non hanno ancora ricevuto aiuti. Per tale motivo, si è repentinamente e grossolanamente insediata nella mente dei cittadini la grande preoccupazione di rimanere senza risorse alimentari. Questo ha condotto molti a cercare rifugio nel baratto, il più antico sistema di commercio, noto per non essere affatto regolare e meritocratico. Sigarette in cambio di lattuga, detersivo per i piatti per un po’ di mele e persino il Nintendo al posto di un pacco di noodles; questi sono gli ineguali scambi di cui si sono fatti protagonisti gli uomini e le donne più disperate. Accontentandosi di ottenere, in cambio di prodotti dal valore superiore, della merce dal costo più basso ma dalla spendibilità più rassicurante.

Per rimanere sempre aggiornato su tutte le novità che riguardano il nostro pianeta continua a seguirci sul sito di NCI e su tutti i nostri profili social!

di Gabriele Nostro

© RIPRODUZIONE RISERVATA

Condividi con chi vuoi