di davide gerace

Oggi molti giovani nel weekend o dopo aver finito il loro turno di lavoro, decidono di passare una serata di svago. Una cena fuori, un aperitivo con gli amici, oppure una serata in discoteca, le attività sono abbastanza varie. A Civitanova, però, tanta era la fretta di staccare dal lavoro che un ragazzo ha commesso un errore clamoroso.

Da Ancora a Civitanova, la scomparsa dell’ambulanza

Come scrive Il Resto del Carlino, la storia risale alla notte tra sabato 29 e domenica 30 ottobre e ha come protagonista un 30enne di Ancona. Il ragazzo, che lavora per un’associazione dell’ospedale Torrette di Ancona, di professione fa l’operatore sanitario.

Finito il suo turno di lavoro con l’ambulanza, dopo aver trasportato per ultimo un paziente all’ospedale Murri di Fermo, il 30enne era atteso per il rientro al nosocomio di Ancona. Tuttavia, passano diverse ore e sia dell’operatore che dell’ambulanza non c’è nessuna traccia. Il personale medico, preoccupato per la presunta scomparsa del mezzo e del 30enne, verso le 4 del mattino ha deciso di allertare le Forze dell’Ordine. Iniziate le ricerche, la polizia temeva che l’ambulanza fosse stata coinvolta in qualche incidente. Ci ha pensato però una pattuglia del commissariato di Civitanova, per puro caso, a trovare l’ambulanza ferma nel parcheggio di una discoteca del luogo.

L’amara verità

Gli agenti, entrati dentro il locale, hanno trovato il 30enne tranquillo a godersi la propria serata, ignaro di tutto quello che aveva scatenato. Ai militari l’uomo ha spiegato che dopo aver finito il turno era andato a casa in ambulanza per cambiarsi. Non contento, con il mezzo di soccorso è andato a prendere un amico prima di andare a trascorrere una serata in discoteca.

Gli agenti alla fine del particolare racconto, hanno sequestrato il mezzo, che hanno riconsegnato all’ospedale il giorno dopo, mentre l’operatore sanitario è finito dritto in commissariato. L’uomo si è beccato una denuncia per appropriazione indebita e, per non farsi mancare niente, anche una multa salata perché non aveva con sé la patente di guida. Una serata che l’autista dell’ambulanza ricorderà a lungo.

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