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British Columbia, svolta sulle droghe pesanti: non sarà più reato possederne piccole quantità

di Melissa Marocchio

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La British Columbia, provincia del Canada occidentale, adotterà da oggi un nuovo provvedimento che riguarda le piccole quantità di droghe pesanti. L’obiettivo è quello di far fronte alle numerose morti per overdose. La vendita degli stupefacenti rimane illegale, ma non sarà più considerato reato essere in possesso di un quantitativo inferiore ai 2,5 grammi. Per intraprendere questa nuova strada verso la decriminalizzazione delle droghe, chi ne verrà trovato in possesso sarà anche informato sui servizi sanitari e i servizi sociali.

Un esperimento verso la legalizzazione delle droghe pesanti

Al momento si tratta di un semplice esperimento che durerà tre anni, ma il programma lanciato dalla British Columbia, tra le prime al mondo a tentare questa strada per la decriminalizzazione delle droghe pesanti, potrà essere prolungato a tempo indeterminato.

 

Droghe Pesanti (@Shutterstock)

 

Secondo l’esperimento, che avrà inizio questa settimana, sarà legale per un adulto possedere fino a due grammi e mezzo di anfetamina, cocaina, eroina e morfina. Quindi, diversamente da quanto prevedeva la legge in vigore finora, un maggiorenne trovato con questo determinato quantitativo di stupefacenti non verrà arrestato e non gli verranno sottratte tali sostanze. Per far fronte a queste dipendenze il Governo ha inoltre introdotto maggiori informazioni sui servizi sanitari e i servizi sociali a disposizione dei tossicodipendenti.

L’iniziativa autorizzata dal Governo centrale del Canada prevede comunque delle limitazioni. Infatti, la vendita di stupefacenti rimane sempre illegale; così come essere in possesso di droghe, seppur in piccole quantità, nei pressi di aeroporti, asili e scuole.

Non criminali ma persone vulnerabili

Secondo le autorità canadesi decriminalizzando l’uso di droghe pesanti, chi ne assume sarà meno restìo nel rivolgersi a strutture pubbliche per risolvere la propria dipendenza. L’obiettivo è anche quello di non considerare queste persone come dei criminali ma riconoscerne la vulnerabilità e perciò aiutarli ad uscire dalla loro condizione prima che sia troppo tardi.

Epicentro del consumo di droghe

L’iniziativa parte proprio da una provincia, la British Columbia, che per molto tempo è stata epicentro del consumo di droghe. Nel 2016 il Governo locale aveva dichiarato lo stato d’emergenza per l’eccessivo utilizzo di droghe, che ha gravato sul sistema sanitario pubblico. Da quel momento i decessi per overdose sono stati circa 10mila. Nel 2022 – secondo i dati ufficiali – le morti per overdose sono state 41,7 per 100mila persone (28,3 per 100mila abitanti negli Stati Uniti).

Vancouver in Canda è diventata Zombieland: poco lontano dai palazzi del distretto degli affari, vaste zone si sono trasformate in aree di spaccio dove tossicodipendenti girovagano in cerca di una dose.

“La situazione in città non è mai stata così grave”, dice Kevin Sabet, presidente della Foundation for Drug Policy Solutions. “Non accuso i tossicodipendenti, non si tratta di metterli in prigione, credo tuttavia che ci sia bisogno di politiche molto più integrate: su casa, lavoro, assistenza sanitaria. Non di una semplice risposta libertaria” (fonte: IlSole24ore).

Inoltre, Jennifer Whiteside, ministro per la sanità mentale e per le dipendenze del Governo autonomo della British Columbia si è espressa a riguardo alla Bbc: “Decriminalizzare l’uso di droghe pesanti metterà fine alla vergogna e alla paura delle autorità che sono normalmente associate con la dipendenza da queste sostanze”.

Il resto del mondo

Anche l’Oregon nel 2020 ha adottato un esperimento simile. Altri Paesi invece hanno decriminalizzato l’utilizzo di marijuana per uso ricreativo. Tra questi ci sono Messico, Sud Africa, Thailandia, Uruguay, Malta, Georgia, 21 stati americani e alcune regioni australiane.

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